Vescovo

Lauretanum

MONTALTO MARCHE – Una bella e gradita sorpresa quella riservata dal nostro vescovo Carlo alle Comunità parrocchiali di Montalto, in questo bellissimo e significativo giorno di festa in onore della Madonna Immacolata, particolarmente sentita dal popolo italiano e in modo speciale celebrata nelle nostre Parrocchie.
Il Vescovo ha voluto infatti presiedere l’Eucaristia della Solennità nella Basilica dedicata all’Assunzione della Beata Vergine Maria, dando l’occasione a tutti i fedeli presenti, raccoltisi dalle diverse contrade e dai centri del Comune sistino, di poter ascoltare la sua Omelia sulla Liturgia della Parola molto densa di questa giornata mariana.

Il clima dell’Avvento poi, con la sua preparazione al Santo Natale, ma anche alla venuta ultima del Signore nella gloria, e a quella quotidiana nella vita di ciascuno dei credenti in lui, ha aiutato tutti a vivere con maggiore intensità e apertura di cuore la Celebrazione. Partendo dal brano del libro della Genesi, il nostro pastore ha ricordato il fatto eclatante e sconvolgente che vi si legge: Dio va in cerca dell’uomo, se ne prende cura, lo ricerca sempre e, ritrovatolo, lo interroga sulla sua vita e sul suo cuore… gli chiede cioè di rispondere alla sua proposta, che si gioca in un dialogo di amore.
La seconda lettura ha favorito invece un passaggio del Vescovo sulla figliolanza divina, che Maria ci mostra pienamente, come germoglio della Redenzione portata nel mondo dal suo Figlio: in Cristo ciascun uomo ha accesso all’amore del Padre, che è remissione, e quindi misericordia gratuita e sovrabbondante.
Commentando il passo del Vangelo di San Luca, che narra l’evento dell’Annunciazione, il Vescovo si è soffermato sulla straordinaria semplicità della vita di Maria davanti alla proposta divina: il suo essere senza peccato le rende totalmente possibile l’affidarsi alla Volontà del Padre, facendosi grembo per il Verbo di Dio che si faceva carne. Raccoglimento, dunque, e preghiera comunitaria per comprendere che onorare Maria significa seguirne l’esempio, chiedendone la materna intercessione.

Un grazie va doverosamente a chi ha preparato con cura l’aula liturgica, a chi ha animato la Celebrazione con la musica e il canto o servendo all’altare, e finalmente al Vescovo Carlo, che l’assemblea ha salutato affettuosamente con uno spontaneo caloroso applauso.

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