Ripe di Civitella 2 Ripe di Civitella

Di Padre Amal

CIVITELLA DEL TRONTO – Punti cardini del mio operato relativo al nuovo incarico assegnatomi dal 1°luglio 2014 sono le Persone e la Liturgia.
Ringrazio Sua Eccellenza Carlo Bresciani, Vescovo di S. Benedetto del Tronto-Ripatransone-Montalto per la fiducia affidatami nell’affidarmi questa mansione.

Sono convinto  che in questo momento storico di profonda crisi etica e sociale, specie nelle zone più  periferiche, sia fondamentale rimettere al centro la persona come “Creatura meravigliosa fatta ad immagine e somiglianza di Dio”.

Il ruolo principale del Sacerdote è quello di aiutare tutte le persone ad incontrare Dio e sappiamo che la Liturgia è il modo migliore di rendere visibile il legame di comunione esistente tra Dio e noi, suo popolo.

Pertanto abbiamo dedicato una giornata per i giovani della parrocchia al fine di coinvolgerli in questa comunione e realizzare il loro ruolo nella chiesa che sempre più ha bisogno di loro.

Abbiamo iniziato la giornata con il motto: “Ogni grande sogno comincia con un sognatore. Ricordati sempre: tu hai la forza, la pazienza e la passione per arrivare alle stelle e cambiare il Mondo”! L’incontro è cominciato con molte attese ma anche con la consapevolezza dei nostri limiti.

Rimane comunque obiettivo principale il “fare di più” per la diffusione ed incremento dei prossimi incontri. Lo scopo principale è quello di coinvolgere più persone possibili cercando di rendere la parrocchia un polo di aggregazione delle  forze positive, anche quelle non dichiaratamente cristiane o che vivono legami di coppia non sacramentali che non si sentono sufficientemente accolte dalla  parrocchia  e fanno fatica a vivere la loro fede nella comunità.

Oggigiorno le parrocchie hanno difficoltà a diventare delle comunità attraenti per i giovani sia con logiche oratoriali sia con attività culturali  e spirituali pertanto si cercherà, grazie alla collaborazione di altri consacrati quali Don Matteo Calveresti, Don Elvezio Di Matteo, Parroco, Don Marco Di Giosia (VF) e volontari, di attirare la loro attenzione in quanto, nella situazione attuale, la fragilità giovanile è più bisognosa di attenzione all’interno della comunità parrocchiale.

Durante la Santa Messa i giovani hanno esternato la loro contentezza e hanno espresso il desiderio di ripetere l’incontro in quanto ha lasciato loro positività e proattività.

La giornata, caratterizzata da canti, giochi, argomentazioni, preghiere, pergamena ricordo e Santa Messa si è conclusa con un banchetto al fine di suggellare l’incontro proprio come fece Gesù  con i suoi discepoli.

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