GROTTAMMARE – Il cigolare di una ruota dell'”arrotino”, il frusciare dei chicchi di grano setacciati, lo strofinare della vecchia macina a pietra, il fruscio delle lunghe vesti, il belato di una pecorella, un muggito, lo schioccare degli zoccoli di un cavallo sul selciato…sta per tornare il Presepe Vivente di Grottammare. Giunto alla sua 11° edizione, nato nel lontano, anzi lontanissimo 2004, ormai è una tradizione sentitissima non solo nella nostra Diocesi e dal vicino Abruzzo, ma in tutto il centro Italia. Meta privilegiata di turisti, che senza pagar nulla si ritrovano in un set, in una scena, diciamo meglio: quasi in un libro di fiabe, dove il tempo si ferma e tutto contribuisce a fermarsi, a orare, a pensare. Senza essere retorici, anche quest’anno il Presepe Vivente tornerà e sarà dedicato ai BAMBINI. Perchè ai bambini? Innanzitutto perché Gesù ha deciso di venire sulla terra sotto forma di Bambino, cioè l’essere più piccolo e fragile che ci sia, poi perché quest’anno che volge al termine purtroppo ha visto tanti bambini barbaramente uccisi con i bombardamenti in Siria, calpestati perché cristiani, abbandonati nei cassonetti, sepolti sotto le macerie, non fatti nascere o uccisi da pedofili. Non solo: sono i bambini che soffrono maggiormente quando una famiglia si separa, sono i bambini, i cuccioli dell’uomo, che subiscono la disgregazione sociale o patiscono i danni dell’inquinamento che l’uomo sta causando distruggendo e non rispettando la natura. Alcuni bambini vengono privati delle loro madri, uccise a causa del “femminicidio”.

Presepe Vivente

Una delle prime edizioni nella foto

GROTTAMMARE – Ci è sembrato che il Presepe Vivente, che ospita così tanti bambini tra i circa 300 figuranti di ogni età in costume d’epoca, potesse valorizzare, porre un accento, un’attenzione sul Bambino per eccellenza ed in generale sui bambini di ogni tempo, in questo particolare periodo storico. Gesù stesso ci invita a tornare come bambini, se vogliamo entrare nel Regno dei Cieli. e noi vogliamo entrarci, con tutti i nostri limiti e le nostre povertà.Vogliamo essere bambini. “Il Natale celebra la nascita di un bambino, per di più in situazioni molto disagevoli, perché a lui e a sua madre venne negato un rifugio decenteha scritto il nostro Vescovo Carlo Bresciani, per la presentazione dell’opuscolo che verrà donato ai visitatori . “Gesù, figlio di Dio, che viene nel mondo per salvare l’umanità insegnando che Dio ama l’uomo e che dobbiamo amarci come Dio ama. Secondo, che Dio si fa bambino, piccolo e indifeso, per insegnarci l’amore che dobbiamo ad ogni bambino che Dio dona al mondo, senza mai rifiutare nessuno“.

Tutti al Presepe Vivente di Grottammare dunque, per tornare un po’ bambini , per venerare per Gesù ma soprattutto per fermarci a pensare sul senso della vita e dell’Amore. Ecco in anteprima per i lettori dell’Ancora On line il link al rinnovato sito, di nuovo on line.

www.presepeviventegrottammare.it

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