DIOCESI  – Domenica 30 novembre per la Chiesa ha avuto inizio l’anno della Vita consacrata. In diocesi il Vescovo Carlo Bresciani ha presieduto la Santa Messa presso la Cattedrale Madonna della Marina.
(Leggi le parole del Vescovo Carlo Bresciani: “la vita consacrata è profezia”)

Padre Gabriele di Nicolò: “A nome delle comunità religiose presenti in Diocesi, desidero esprimere anzitutto un grande ringraziamento a sua santità papa Francesco, per aver voluto questo Anno della Vita Consacrata, a 50 anni dal Concilio Vaticano II e in particolare dal Decreto Perfectae Caritatis sul rinnovamento della vita consacrata.

Questa iniziativa è per noi e per tutte le persone consacrate della Diocesi davvero fonte di incoraggiamento e nello stesso tempo stimolo a riscoprire la bellezza e la forza dei nostri carismi per viverli in modo più autentico e fedele oggi, in questa chiesa locale, in comunione con tutte le realtà in essa vive.

Vogliamo accogliere gli inviti del santo padre a vivere questo anno anzitutto guardando il passato con gratitudine, per tenere viva la nostra identità, senza chiudere gli occhi di fronte alle incoerenze, frutto delle debolezze umane e forse anche dell’oblio di alcuni aspetti essenziali del carisma, come ci ricorda il nostro papa, poi vivendo il presente con passione, vivendo il Vangelo in pienezza e con spirito di comunione; e infine abbracciando il futuro con speranza, senza farci scoraggiare dalle tante difficoltà che incontriamo nella vita consacrata, a partire dalla crisi delle vocazioni.

Desideriamo, pur con i nostri limiti derivanti spesso dalle età e dalle fragilità umane, essere ancora testimonianza dell’amore fraterno, della solidarietà, della condivisione e sentiamo l’importanza di camminare anche con i laici che, con noi, condividono ideali, spirito e missione.

Facciamo nostra perciò l’esortazione forte che il papa ci rivolge: “Mi attendo che ‘svegliate il mondo’, perché la nota che caratterizza la vita consacrata è la profezia”.

Ringrazio sentitamente lei eccellenza, nostro pastore, guida e centro di unità di questa porzione di Chiesa, che presiede questa celebrazione e le conferisce il suo significato più pieno e le chiedo, anche a nome degli altri consacrati, così come papa Francesco auspica, di promuovere con sollecitudine nelle nostre comunità “i distinti carismi, sostenendoci, animandoci e aiutandoci nel discernimento così da far risplendere la bellezza e la santità della vita consacrata nella Chiesa”.

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