Colletta gruppoDi Michela Galieni

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Sabato 29 novembre 2014 si terrà in tutta Italia la diciottesima edizione della Giornata Nazionale della Colletta Alimentare.
Più di 135.000 volontari della Fondazione Banco Alimentare Onlus, in oltre 11.000 supermercati, inviteranno a donare alimenti a lunga conservazione che verranno distribuiti a 8.898 strutture caritative (mense per i poveri, comunità per minori, banchi di solidarietà, centri d’accoglienza, ecc.) che aiutano oltre 1.950.000 persone povere.

Un italiano su dieci soffre di povertà alimentare, in soli sette anni la povertà assoluta è quasi triplicata, siamo passati da 2,4 milioni di persone nel 2007 a 6 milioni di poveri nel 2013, persone che sono incapaci di sostenere la spesa minima per alimentazione, casa e vestiti.

Per questa ragione la Fondazione Banco Alimentare Onlus rinnova l’invito a partecipare alla Giornata Nazionale della Colletta Alimentare. Le donazioni di alimenti ricevute in quel giorno andranno a integrare quanto la Rete Banco Alimentare recupera grazie alla sua attività quotidiana, combattendo lo spreco di cibo (oltre 62.000 tonnellate distribuite l’anno scorso).

L’emergenza alimentare affligge più che mai anche la Diocesi di San Benedetto del Tronto – Ripatransone – Montalto.

Per questo anche nel 2014 il Banco Alimentare Marche Sud, magazzino di San Benedetto del Tronto coordinerà centinaia di volontari impegnati che, con la loro presenza continua durante tutto l’orario di apertura del supermercati aderenti, assicurano la buona riuscita dell’evento.

Moltissime le associazioni, le Caritas parrocchiali ed i gruppi di volontari che supporteranno l’iniziativa. Una silenziosa ma entusiasta mobilitazione che coinvolge moltissimi giovani e gruppi di ragazzi che indosseranno la pettorina gialla, imprenditori che metteranno a disposizione gratuitamente camion ed automezzi per il trasporto degli alimenti donati.

La raccolta riguarderà principalmente di alimenti a lunga scadenza tra cui pasta, riso, pelati, legumi, latte, omogeneizzati, zucchero, alimenti per l’infanzia, tonno e olio.

Ad oggi il Banco Alimentare Banco Alimentare Marche Sud, magazzino di San Benedetto del Tronto sostiene oltre 104 enti caritativi tra cui mense dei poveri, centri d’accoglienza, comunità per il recupero di tossicodipendenti, minori e ragazze madri, centri di solidarietà e Caritas per un totale di 21.500 assistiti con cadenza mensile.

La fame in Italia è un’emergenza che non si può ignorare. Come ricordato più volte anche da Papa Francesco, tutti hanno diritto ad avere accesso ad una alimentazione adeguata, si tratta di un bisogno primario. E tutti possono fare qualcosa.

Le ragioni di fondo del gesto di carità della donazione durante la Colletta Alimentare sono quindi così descritte da Papa Francesco.

«Vi invito a fare posto nel vostro cuore a questa urgenza, rispettando questo diritto dato da Dio a tutti di poter avere accesso ad una alimentazione adeguata. Condividiamo quel che abbiamo nella carità cristiana con chi è costretto ad affrontare numerosi ostacoli per soddisfare un bisogno così primario. Invito tutti noi a smettere di pensare che le nostre azioni quotidiane non abbiano un impatto sulle vite di chi la fame la soffre sulla propria pelle».

Questo importante evento, che gode dell’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica e del Patrocinio di Expo Milano 2015, é reso possibile grazie alla collaborazione dell’Esercito Italiano e alla partecipazione di decine di migliaia di volontari aderenti all’Associazione Nazionale Alpini, alla Società San Vincenzo De Paoli, alla Compagnia delle Opere Sociali e ai Distretti italiani del Rotary International.

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1 commento

  • michelagalieni
    28/11/2014 alle 17:48

    L’emergenza alimentare c’è ma non si vede. Mediaticamente è ridotta al lumicino ma nel paese reale miete le sue vittime. A partire dal vicino di casa. Sei milioni di persone sono lasciate sole e alla deriva, sono diventate talmente tante che non è facile gestirle. La platea è sempre più trasversale: italiani “insospettabili” in fila alle mense, drammi familiari e nuova disoccupazione. In trincea operano le cosiddette “sette sorelle”, enti come Banco Alimentare, Caritas e Comunità di Sant’Egidio che sfamano gli indigenti attraverso recupero delle eccedenze, distribuzione di derrate, servizi mensa e consegna dei pacchi cibo. Solo il Banco Alimentare sostiene due milioni di persone. «Ma il nostro aiuto non risolve il problema, al massimo butta un po’ d’acqua», spiega Lucchini. «Siamo una tachipirina, abbassiamo la febbre, altrimenti le conseguenze sarebbero ben più gravi di quelle accennate nei conflitti sociali di queste settimane». Domani non lasciamoci sfuggire questa opportunità di contribuire.

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