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Al termine della sua catechesi durante l’Udienza generale del mercoledì, il Papa ha lanciato un vigoroso appello per fermare la drammatica epidemia di Ebola, che finora ha mietuto circa 5.000 vittime.

“Di fronte all’aggravarsi dell’epidemia di ebola – ha detto il Santo Padre – desidero esprimere la mia viva preoccupazione per questa implacabile malattia che si sta diffondendo specialmente nel Continente africano, soprattutto tra le popolazioni più disagiate”.

Il Pontefice ha poi assicurato la sua vicinanza, “con l’affetto e la preghiera”, alle persone colpite, come pure “ai medici, agli infermieri, ai volontari, agli istituti religiosi e alle associazioni, che si prodigano eroicamente per soccorrere questi nostri fratelli e sorelle ammalati”.

Ha quindi rinnovato il suo appello “affinché la Comunità Internazionale metta in atto ogni necessario sforzo per debellare questo virus, alleviando concretamente i disagi e le sofferenze di quanti sono così duramente provati. Vi invito a pregare per loro e per quanti hanno perso la vita”.

Al momento dei saluti ai pellegrini nelle diverse lingue, il Papa si è rivolto ai fedeli di lingua spagnola, in particolare a quelli provenienti dal Messico, con cui ha parlato dei 43 studenti messicani scomparsi il 26 settembre scorso a Iguala, nello Stato meridionale di Guerrero, bruciati vivi dai narcos, secondo la testimonianza di padre Alejandro Solalinde.

“Vorrei oggi – ha detto il Santo Padre – elevare una preghiera e avvicinare al nostro cuore il popolo messicano che soffre per la scomparsa dei suoi studenti e per tanti problemi simili. Che il nostro cuore di fratelli stia loro vicino, pregando in questo momento”.

Rivolgendosi ai fedeli italiani, il Papa ha salutato le Suore Minime di Nostra Signora del Suffragio che celebrano il Capitolo Generale e i fedeli di San Pietro in Pensilis con i carri di San Leo, accompagnati dal Vescovo di Termoli-Larino mons. Gianfranco De Luca.

Un saluto anche ai membri di Betania Onlus, di Catanzaro e di Verona; gli infermieri e i tecnici dell’Ospedale Pediatrico Bambin Gesù e il personale della Terna Rete Italia. “La visita alle tombe degli Apostoli accresca in tutti l’amore per Dio che si manifesta nell’amore concreto per i fratelli”, ha detto loro Francesco.

Come consuetudine, un pensiero speciale è andato infine ai giovani, agli ammalati e agli sposi novelli. “Ci avviciniamo alla Solennità di tutti i Santi”, ha ricordato il Pontefice, aggiungendo: “Cari giovani, guardate ai Santi come a modelli di vita; cari ammalati, offrite la vostra sofferenza per quanti hanno bisogno di conversione; e voi, cari sposi novelli, curate la crescita nella fede della vostra casa coniugale”.

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