GiancarlaSAN BENEDETTO DEL TRONTO – Seconda intervistata a Giancarla Perotti docente all’ISSR di Ascoli Piceno e all’IPSSAR di San Benedetto del Tronto, autrice di libri di tematiche religiose e filosofiche Consigliere Nazionale del G.R.I.S. (Gruppo Ricerche Informazioni Socio-religiose)

Leggi la prima intervista Halloween, noi come ci comportiamo?

Alcuni cattolici credono che Halloween abbia a che fare con la magia. E lei che ne pensa?
Non solo i cattolici credono questo, ma anche coloro che fanno parte del mondo occulto, i quali definiscono Halloween «giorno più magico dell’anno, è il capodanno di tutto il mondo esoterico… consideriamo che le parole che proclamiamo, i gesti che facciamo, gli sguardi che diamo non sono neutri ma significano la realtà spirituale che rappresentano. Certe filastrocche sono evocazioni dello spirito di morte. Alcuni balli sono rituali di iniziazione. Molti oggetti venduti tra i prodotti di consumo sono amuleti, o loro riproduzioni usati nelle pratiche di stregoneria». Credo che quando la persona inizia a fare esperienze occulte e si allontana da Dio il più delle volte soffre terribilmente e il dialogo con lei diventa difficile se non impossibile, perché il pensiero di Dio e quello della magia e dell’ occultismo sono completamente diversi. Quello che è bene per l’uomo secondo Dio, è male per l’uomo secondo il padre dell’occultismo: divinazione e tutto il resto. Il cristiano comunque per non perdere la strada verso la salvezza può sempre attingere alla Parola di Dio. Molti sono i passi della S. Scrittura che vietano tutte queste realtà. Cito il più comune: “Non si trovi in mezzo a te chi immola, facendoli passare per il fuoco, il suo figlio o la sua figlia, né chi esercita la divinazione o il sortilegio o l’augurio o la magia; né chi faccia incantesimi, né chi consulti gli spiriti o gli indovini, né chi interroghi i morti, perché chiunque fa queste cose è in abominio al Signore (Dt. 8,10-12)

Quindi chi festeggerà  il 31 ottobre Halloween assumerà negatività?
Dopo 31 anni di esperienza nella pastorale dei Movimenti Religiosi Alternativi, dove ho ascoltato tante storie di persone per la maggior parte giovani, che hanno avuto conseguenze negative, partecipando a certi riti, party e gruppi esoterici, non posso che rispondere affermativamente. Le disastrose conseguenze non sono sempre immediate, ma si manifestano a distanza di anni in depressioni, crisi, violenze e altre manifestazioni del genere. Pochi giorni fa un adolescente, (14 anni) mi ha riferito che, come lo scorso anno, affitterà insieme ad altri amici, una casa per tre giorni (31 ottobre e 1 e 2 novembre) con l’intento di festeggerà halloween. Ho chiesto al ragazzo se avrebbe trovato un po’ di tempo per partecipare a qualche celebrazione liturgica, almeno nella solennità dei Santi. Mi ha fatto un sorriso che esprimeva la risposta negativa, poi ha detto: “Tanto anche se non avessimo organizzato questo party nessuno di noi sarebbe andato a Messa”. Chi pagherà l’affitto della casa? Cosa faranno questi adolescenti in questi tre giorni? Quali esperienze faranno, dato la loro curiosità per tutto ciò che è esoterico?

Che consiglio darebbe ai genitori ed educatori di oggi?
Come ho già detto: educare i figli alla fede e soprattutto guardare i propri figli negli occhi almeno tre volte al giorno. Sembrerebbe una raccomandazione semplicistica, ma vi assicuro che non lo è. Mi trovo spesso a dialogare con adolescenti e quando li ascolto, li guardo negli occhi nei quali, riesco a percepire anche verità che nascondono. Allora le faccio emergere io e loro sbalorditi dicono: “Ma come ha fatto a capire?” Si, diciamo sempre che gli occhi sono lo specchio dell’anima, ma non diciamo spesso che quando la persona ci sta a cuore, la guardiamo negli occhi perché la amiamo e non vogliamo assolutamente che soffra inutilmente.

Quale messaggio vorrebbe che arrivasse a chi non crede che queste esperienze possano influire negativamente sulle persone?
Solitamente sono persone in buona fede. Non credono perché non hanno studiato demonologia, angiologia e né hanno esperienza in questo campo. A volte anche gli operatori pastorali non credono che esperienze esoteriche possono risultare devastanti per l’uomo. Il Signore ci lascia liberi di scegliere tra la via del bene e quella del male. Ma se possediamo poca conoscenza la nostra scelta sarà limitata. “Beato l’uomo che non segue il consiglio degli empi,/non indugia nella via dei peccatori/e non siede in compagnia degli stolti;/ma si compiace della legge del Signore,/la sua legge medita giorno e notte”. (Sal. 1) Chi medita la Parola del Signore è già chiamato beato.

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