Oratorio SS. Annunziata

Di William Bardarelli

PORTO D’ASCOLI – Parrocchia Annunziata. 26 squadre. Un centinaio di ragazzi che hanno giocato, compresi gli adulti. Calcetto e pallavolo. Dal 7 Luglio all’8 Agosto.Sono state serate in cui bambini, ragazzi, adulti si sono ritrovati per passare delle ore insieme attraverso lo sport. Perchè lo sport unisce. Purtroppo giochi politici e giochi di potere lo stanno rovinando. Uno sport che stanno riempiendo di corruzione, dove vige una regola : “Morte tua vita mia”. Una regola spietata, dove l’importante è fare i propri interessi, dove le vittime sono quei ragazzi con sogni e speranze. Sono giorni che sento ragazzi che si sentono abbandonati, che sono stati prima “usati” dalle società per ottenere successi e prime pagine dei giornali e poi lasciati al proprio destino, nell’indifferenza più totale. La colpa è di dirigenti ed allenatori mal formati, la cui unica vittoria è quella legata al risultato sportivo. I ragazzi hanno bisogno di esempi, gli esempi sono quelli che fanno la differenza.
Nel nostro piccolo, ogni sera all’insegna dell’attività sportiva è servita a non spegnere la fiammella della speranza, quella di uno sport che possa tornare ad essere scuola di vita. Perchè lo sport può insegnare a conoscere se stessi.
Il mio grazie va al nostro parroco
Don Gianni che ci ha permesso ciò e a tutte quelle persone che hanno organizzato mettendo al servizio degli altri il proprio tempo.
Vedere tante generazioni insieme è sempre qualcosa di emozionante : perchè le sere vissute in questo mese non sono state solo sport. Sono state anche sere in cui amicizie si sono rafforzate, in cui amicizie sono nate, in cui persone si sono riviste dopo molto tempo, in cui si è speso del tempo a confrontarsi su tanti e vari argomenti. Queste sere sono state qualcosa di più in tutti i sensi.
La vita è come lo sport: la partita non è mai finita. Quando si viene sconfitti, quando si fallisce, c’è sempre una possibilità per ribaltare la propria partita. E’ importante che ai ragazzi venga insegnato che la sconfitta è un grande punto di ripartenza. La sconfitta è quel momento in cui la vita di sta chiedendo : “Lotti o molli?”.
Nel nostro piccolo, come parrocchia, la nostra sfida l’abbiamo vinta. E continueremo, perchè c’è bisogno degli oratori. Lo sport ha bisogno di ripartire dagli oratori. Lo sport ha bisogno di ripartire dagli esempi positivi, qualsiasi ambito della società ha bisogno di ripartire da tali esempi. Bisogna mettersi in gioco, prendersi le proprie responsabilità e affrontare la sfida della vita : non conta l’età, conta quanta voglia hai di cambiare ciò che ti sta attorno, quanta fame hai di migliorare te stesso e gli altri. Bisogna giocarsela, come abbiamo fatto in queste mese…..

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