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FOTOGALLERY Ripatransone, grandi festeggiamenti per la Santa Patrona Maria Maddalena

A breve pubblicheremo le parole pronunciate dal Vescovo Carlo

RIPATRANSONE – Martedì 22 luglio, alle ore 18.30 si è tenuta la solenne celebrazione presso il duomo di Ripatransone.
La Santa Messa è stata presieduta dal Vescovo Carlo Bresciani ed è stata concelebrata da tutti i sacerdoti di Ripatransone.
Ad animare i canti è stata la Corale Madonna di San Giovanni sotto la sapiente guida del direttore Nazzareno Fanesi.
Al termine della celebrazione è seguita alle ore 19.15, l’accensione della lampada votiva comunale da parte del Sindaco Remo Bruni nella cappella dedicata a Santa Maria Maddalena e la recita della preghiera tradizionale alla Santa patrona.
L’accensione della lampada fu istituita per voto dei Ripani per lo scampato pericolo a seguito della peste del 1854, che purtroppo provocò diverse vittime nei paesi della costa adriatica particolarmente a San Benedetto del Tronto.

Il culto legato alla Santa Patrona della città di Ripatransone, Santa Maria Maddalena, risale al XV secolo, come testimoniato da opere d’arte pittoriche e scultoree, conservate le prime nella chiesetta rurale della Madonna della Carità e nella residenza municipale; le seconde nel museo vescovile di arte sacra, dove campeggia una preziosa statua lignea dorata rivestita di lunghi capelli sollevata da 4 angeli.
Tale opera proviene dalla Chiesa di Santa Maria Maddalena dei Minori Osservanti, oggi chiesa delle Monache Passioniste, successivamente esposta nell’ampliata cappella municipale nel Duomo della Città, oggi esposta solamente in occasione dei festeggiamenti patronali religiosi e civili.
Di notevole pregio è inoltre il reliquiario argenteo contenente un dito della santa Patrona .
La cappella municipale inoltre verrà addobbata con fiori rossi e bianchi, che sono i colori della città.

Altre testimonianze artistiche si possono ammirare in opere pittoriche conservate nella chiesa di Santa Croce dei Cappuccini, in Santa Maria Maddalena, In San Filippo e anche nel museo vescovile di arte sacra, nonché in pinacoteca civica.