20140714224042(2)GROTTAMMARE – Questa è la linea Adriatica, 151 anni di storia in ferrovia che ha contribuito allo sviluppo del nostro territorio e della nostra Diocesi. A pochi metri di distanza ve n’è un’altra in miniatura, una serpentina in cui con l’innovazione possono correre tutti i rotabili delle ferrovie italiche.

Questa è la punta di diamante della mostra di modellismo Piccole e Grandi Passioni, organizzata dalla sezione modellistica del Dopolavoro Ferroviario di San Benedetto del Tronto e dalla nostra testata.

Presso i locali della Sala Kursaal in Grottammare, il visitatore può ammirare il plastico ferroviario coordinato da Gian Mario Pagani e Paolo Santori, le automobili da corsa di Tullio Mercuri, le magnifiche navi da guerra di Alessandro Girolami, i motori Stirling di Giuseppe Pignotti e i pescherecci e le paranze del compianto Giuseppe Romani.

Tra tanti piccoli/grandi capolavori spiccano gli armamenti bellici di Sergio Squadroni: “Parlare di come è nata questa mia passione significa andare molto lontani nel tempo. Molto lontani significa quando avevo 5-6-7 anni non di più. Portavo il pranzo a mio padre che era meccanico di artiglieria, sminatore, artificiere e armaiolo in generale e quindi ho passato un periodo della mia infanzia portando questo pranzo in una sezione staccata d’artiglieria alla fortezza di Ancona, dove si passava attraverso tanti di questi cannoni, bombe, etc. messi là ammucchiati per essere rimandati in fonderia”, è la testimonianza dello Squadroni, che su commissione dell’avvocato Maurizio Mauro di Ravenna, ha cominciato a costruire le sue macchine belliche per poi mettersi definitivamente in proprio con delle minature figlie della sua arte autodidatta.

Squadroni rappresenta uno dei tanti appassionati del nostro territorio che contribuiranno fino al 27 luglio al successo dell’iniziativa.

Entra a far parte della Community de L'Ancora (clicca qui) attraverso la quale potrai ricevere le notizie più importanti ed essere aggiornati, in tempo reale, sui prossimi appuntamenti che ti aspettano in Diocesi.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *