SAN BENEDETTO DEL TRONTO – In due ore e mezza il Consiglio comunale del 30 giugno ha approvato tutti i punti di urbanistica e discusso due ordini del giorno, poi respinti, riguardanti la viabilità della zona nord della città e la possibilità di far predisporre agli uffici un piano particolareggiato in variante al piano regolatore per la zona per servizi di interesse generale (la cosiddetta “zona T”) in area Brancadoro.

Con 15 sì e 9 astenuti il Consiglio ha fornito regole certe per le aree cittadine del centro storico, Paese alto e centro di Porto d’Ascoli in cui non è possibile avvalersi della S.C.I.A. (segnalazione certificata di inizio attività) per interventi di demolizione e ricostruzione o per varianti comportanti modifiche della sagoma.

Via libera anche alla partecipazione del Comune di San Benedetto al bando regionale che prevede l’erogazione di contributi per “autorecupero – autocostruzione”. Come spiegato dall’assessore all’Urbanistica Paolo Canducci: “Nel bando si prevede la possibilità di destinare edifici pubblici alla creazione di alloggi sociali. I beni comunali oggetto dell’intervento sono l’ex Liceo di via Leopardi, che però necessita di un cambio di destinazione da edilizia scolastica a residenziale, o, in alternativa, l’area comunale di via Tonale compresa nel PRUACS. La Giunta dovrà scegliere uno dei due siti e individuare il soggetto gestore. Tutte le procedure per accedere al bando dovranno essere espletate dai settori pianificazione, servizi sociali e lavori pubblici entro il mese di ottobre 2014”.

Secondo Marucci (Movimento Cinquestelle) i requisiti che il soggetto gestore e le imprese deve possedere sono piuttosto stringenti e potrebbero penalizzare le piccole aziende locali. Canducci ha risposto che sono requisiti in linea con quelli già approvati da altri comuni delle Marche e ribadito che l’interesse dell’Ente è che si possa accedere ai fondi per effettuare l’intervento. Pasqualini (Pd) ha presentato un emendamento in cui si garantisce la partecipazione ai bandi anche ai soggetti gestori e soci della cooperativa di autocostruzione – autorecupero che non hanno mai svolto tali attività specifiche e in cui si richiede che gli aspiranti autocostruttori o autorecuperatori e i componenti il nucleo familiare che andranno ad abitare negli edifici abbiano la residenza da almeno 2 anni nel Comune di San Benedetto del Tronto. La proposta, come emendata, è stata approvata con 15 sì e 9 astenuti.

Il Consiglio comunale ha anche fornito gli indirizzi per definire un raccordo tra aspetti urbanistici e quelli relativi alle attività produttive in fase di approvazione di progetti edilizi in variante ai vigenti strumenti urbanistici per realizzazione, ristrutturazione, riconversione, ampliamento di impianti produttivi insistenti in zone per le attrezzature tecnico-distributive.

Nella discussione il consigliere Tassotti (Pdl – Forza Italia) ha accusato l’Amministrazione di usare un metodo poco trasparente in quanto, secondo lui, questo atto è palesemente conseguente a quello approvato nel Consiglio comunale del 28 aprile in cui si è concessa in uso gratuito un’area di proprietà della ditta “SPS Costruzioni SRL” sita in zona “Brancadoro” destinata alla pratica calcistica del settore giovanile della Sambenedettese calcio, ma non viene dichiarato dal Sindaco.

Per Emili (gruppo misto) con questo atto si dà il via a procedure veloci e accelerate di varianti e non si forniscono alternative al piano regolatore generale (PRG) se non attraverso interventi parziali. “L’atto può portare ad uno stravolgimento in una zona strategica che era stata considerata l’area in cui sarebbe dovuta sorgere la Cittadella dello Sport – ha dichiarato Emili – questa Amministrazione in tema di urbanistica percorrere percorsi accidentati, confusi e mai lineari”.

Anche Marucci ha illustrato le proprie riserve in merito all’atto d’indirizzo che è “solo un’altra variante al piano regolatore”. Nella replica il Sindaco Gaspari ha puntualizzato: “Non è vero che non c’è programmazione urbanistica. Nel dicembre 2007 è stato approvato uno schema direttore che è visibile a tutti. Non c’è operazione più trasparente di questa. Non c’entrano niente i campi di calcio. Le zone tecnico – distributive sono presenti in tutta la Città e non solo nella zona Brancadoro. Le soluzioni dell’impiantistica sportiva le abbiamo trovate – ha concluso il Sindaco – alcuni proprietari dei terreni in zona Brancadoro hanno deciso di fare un comodato d’uso e questo ha favorito il settore giovanile della Samb”. Il punto è stato approvato con 13 sì, 10 no e 1 astenuto (Calvaresi).

E’ stato poi presentato da Pezzuoli ed Emili un ordine del giorno strettamente connesso all’atto d’indirizzo per definire un raccordo tra aspetti urbanistici e quelli relativi alle attività produttive in cui, preso atto delle modifiche delle previsioni urbanistiche per le “zone T”, anche al fine di agevolare la realizzazione del nuovo campo di calcio a servizio del “Riviera delle Palme” e considerato che il PRG ha escluso per la “zona T Brancadoro” l’intervento diretto per evitare uno sviluppo disorganico e caotico della zona, impegna la Giunta a far predisporre agli uffici un piano particolareggiato in variante al piano regolatore. L’ordine del giorno è stato respinto con 13 no, 8 sì e 3 astenuti (Calvaresi, Pellei e Vignoli).

Infine è stato respinto anche l’ordine del giorno, primo firmatario Pellei (Udc) ma siglato da tutti i capigruppo di minoranza, riguardante la viabilità della zona nord della città. Nell’ordine del giorno si invita il Sindaco e la Giunta comunale a valutare l’ipotesi di non apportare modifiche all’attuale viabilità delle vie Ferri e Manzoni, di realizzare piste ciclabili in piena sicurezza lungo via Calatafimi con un possibile raccordo con quella del lungomare, che l’intervento di riqualificazione previsto in via Ferri non comporti la riduzione della carreggiata con un allargamento eccessivo del marciapiede, che nelle scelte relative alla messa a norma della carreggiata di via Marsala vengano prese tenendo in considerazione i suggerimenti degli abitanti della zona.

L’assessore alla viabilità Luca Spadoni ha illustrato tutte le azioni che negli anni l’Amministrazione ha portato avanti attraverso un percorso partecipativo in cui sono stati coinvolti Comitato di quartiere, commercianti e cittadini delle vie della zona nord. “L’impegno è stato massimo. E’ vero che ci possono essere sempre soluzioni alternative ma se non risolvono il problema non ha senso assumerle. Stiamo arrivando al momento decisionale e da un lato risolveremo le criticità di via Marsala, dall’altro ci sarà un momento di sperimentazione per via Ferri”.

Per Emili riducendo tutta la zona a sensi unici, si grava sulla viabilità di via Marsala e della Statale Adriatica. Secondo Piunti il dibattito in consiglio era doveroso per dare un contributo ad una problematica importante per la città. Per Marucci le 703 firme raccolte per non modificare la viabilità nella zona nord hanno un peso e dunque è necessario ascoltare di più la cittadinanza prima di prendere delle decisioni. Il Sindaco Gaspari ha dichiarato: “abbiamo aperto tavoli di discussione con tutti gli attori interessati. Si raggiungerà una decisione che risolverà le criticità e, qualora sorgeranno problemi, si rivedranno le scelte, condividendole ampiamente con la cittadinanza”. L’ordine del giorno è stato respinto con 12 no, 10 sì e 1 non voto (Pasqualini).

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