ACQUAVIVA PICENA – Si è tenuto mercoledì 25 giugno il convegno “Un progetto…un territorio”, organizzato dall’Associazione Laboratorio Terraviva in occasione della seconda edizione dell’evento enogastronomico Secondi a Nessuno.

Il dott. Domenico di Stefano, coordinatore della serata, ha introdotto il convegno come un itinerario culturale a 360° che coinvolge diversi aspetti del territorio:”Nell’introdurre questa serata mi è venuta in mente una frase di Cesare Pavese: Un paese vuol dire non essere soli, sapere che nella gente, nelle piante, nella terra c’è qualcosa di tuo e che anche quando non ci sei, resta ad aspettarti. Questa frase si sposa all’interno di questo convegno per il senso di comunità, per le piante, per la terra e per l’ambiente che dona all’uomo e che gli permette di creare economia e industria, e in tutto questo, dice Cesare Pavese, c’è qualcosa di tuo. Per fare questo c’è bisogno di cooperazione, di lavorare insieme, ed è qui che nasce “Un progetto…un territorio” che si fonda su un incontro fondamentale tra chi ascolta, chi osserva e chi investe e ha intenzione di giocarsi un qualcosa di suo per rilanciare il territorio.

All’introduzione è seguito il saluto delle autorità, a partire da Aldo Mattioli, presidente della Banca Picena Truentina, che ha sottolineato l’importanza del progetto che:”Vuole valorizzare i nostri prodotti. Ben vengano queste iniziative, noi crediamo in questo progetto e facciamo la nostra parte. Chi ha portato avanti questa iniziativa vuole trasformare le parole in fatti perché è il momento in cui dobbiamo dare una svolta alle cose, si sentono spesso troppe lamentele, dobbiamo cambiare atteggiamento, dobbiamo crederci!”. Pierpaolo Rosetti, sindaco di Acquaviva Picena ha ringraziato Floriano Zambon Sindaco del Comune di Conegliano Veneto, il dr. Ezio Parro Amministratore delegato Linergy srl e Piernicola Aliventi Amministratore Goodas srl per la presenza:” Questa sera oltre a parlare del progetto Secondi a Nessuno che è al secondo anno e che sta ponendo le basi per diventare un progetto importante, lo dimostra la presenza di Conegliano Veneto, parliamo anche di un progetto per il futuro, che unisce il territorio all’enogastronomia, la cui realizzazione dipenderà dalla collaborazione di tutti gli attori che sono qui presenti: associazioni, giovani, aziende del territorio”. Floriano Zambon Sindaco del Comune di Conegliano Veneto, ringraziando per l’invito, ha ricordato la figura di un trevigiano, acquavivano di adozione:”Sono qui grazie alla semina che è stata fatta in passato da Ivano Cecilian, a cui verrà consegnato il premio La Crolla che è un simbolo di unione e di legame. Ivano ha lasciato un bel segno della sua presenza, inserendosi in un contesto diverso dal suo, con un bagaglio culturale e professionale legato all’enologia, creando quel ponte che ha gettato le basi che hanno consentito la conoscenza e la valorizzazione reciproca dei nostri territori”. Elisabetta Rossi Assessore Turismo e Cultura, ha parlato in maniera più specifica del progetto che si sta realizzando:”L’idea è partita da un incontro di diversi intenti, quello di Terraviva per promuovere il territorio, di Goodas srl che si è resa disponibile per fornire la competenza e la struttura, e del Comune che fin da subito ha dato parere favorevole e il proprio sostegno. Siamo in una fase embrionale e chi vuole mettersi in gioco sarà ben accetto; il progetto coinvolge diversi ambiti, quello sociale, quello turistico e quello enogastronomico, il fine è quello di scoprire i prodotti tipici e creare un circuito che possa portare un indotto per il paese. Stiamo anche lavorando per verificare la fattibilità dell’applicazione di un regolamento per attribuire un marchio, DECO Denominazione Comunale di Origine, ai prodotti che derivano da questo territorio”.

La parola è passata poi a Piernicola Aliventi Amministratore Goodas srl, azienda del territorio che ha una ventennale esperienza nel settore alimentare, con una particolare attenzione alla qualità degli ingredienti del prodotto:”Oggi sappiamo che l’aumento delle malattie dipende da ciò che mangiamo, quindi il mercato sta facendo un passo indietro riguardo alla produzione alimentare: si guarda molto alla produzione artigianale e ai prodotti biologici. Bisogna valorizzare il territorio e questo significa conoscerlo, abbiamo quindi deciso di incontrare i vari produttori della zona e da questo incontro è nata l’idea di disegnare una mappa turistico-enogastronomica da distribuire ai visitatori come una guida alla scoperta dei prodotti locali nei quali il turista ha una fiducia diversa”.

La Goodas srl ha collaborato ad uno studio “Un progetto…un territorio” condotto da alcuni giovani di Acquaviva, volto alla riscoperta di prodotti tipici coltivati e in disuso analizzando il territorio sotto diversi aspetti. Donatella Petrelli, dott.ssa in Scienze e Tecnologia Agraria, ha parlato della ricchezza del nostro territorio per quanto riguarda l’aspetto dell’agricoltura; è importante cercare di far leva sul capitale rurale, purtroppo vi è una prevalenza di terreni abbandonati con conseguenze come i dissesti idrogeologici; il paesaggio è caratterizzato dalla viticoltura, da coltivazioni da seme e dai pannelli fotovoltaici, questi ultimi oltre ad avere un impatto visivo negativo sottraggono terreno alle coltivazioni. Vi sono anche molti casolari abbandonati che potrebbero essere riutilizzati in altro modo per rivalutare il territorio. Palanca Daniele, Ricercatore di semi, si occupa di salvare dall’estinzione specie vegetali che non vengono più coltivate perché non rientrano nella logica del mercato, al fine di mantenere la biodiversità, cioè la variabilità delle specie viventi in un ecosistema, perché dove c’è diversità c’è ricchezza e salute; Palanca ha portato un’autentica patata blu, o patata salvasalute, da mostrare al pubblico e ha terminato l’intervento auspicando una integrazione tra le tecniche dell’agricoltura moderna e quelle di una volta. Marco Cecilian, architetto, ha invece mostrato il progetto di due percorsi per mountain bike o trekking ai quali è stato dato il nome dei due rioni di Acquaviva: percorso Civetta che è quello più breve 1 ora in mountain bike e 2 a piedi e Aquila 2 ore in mountain bike e 4 a piedi; il programma è ben strutturato, certificato e riconosciuto e porta alla scoperta dei prodotti locali perché tocca in alcuni punti cantine e agriturismi.

Il dott. Ezio Parro, amministratore delegato Linergy srl, ha parlato della sua esperienza in questo territorio iniziata 10 anni fa quando venne per chiudere un’azienda per poi decidere, dopo aver conosciuto il Piceno e dopo aver visto l’interesse e la voglia degli operai di andare avanti, di far crescere l’azienda che produce lampade di emergenza ed è, attualmente, la terza azienda in Italia.

Antonio Canzian, Vice Presidente Regione Marche, ha tratto le conclusioni facendo il punto della situazione parlando dei perni su cui fare forza per portare avanti lo sviluppo: ricerca, innovazione, sostegno alle piccole e medie imprese. C’è bisogno di investire più risorse e la Regione sta cercando di far fronte alle difficoltà del tessuto produttivo e agroalimentare tramite lo stanziamento di fondi. Tre sono gli elementi fondamentali: produttori, prodotto e territorio; è importante il radicamento del prodotto al territorio perché il marchio di un prodotto non deve determinarne l’esclusività ma il suo legame al territorio.

Infine è stato consegnato il Premio “La Crolla”, opera dell’artista Cesare D’Antonio, alla memoria di Ivano Cecilian, enologo di Conegliano Veneto che si trasferì ad Acquaviva Picena nel 1970, di cui Filippo Gaetani, presidente del Laboratorio Terraviva, ha lasciato un ricordo commosso parlandone soprattutto come un caro e grande amico che ha portato la conoscenza dell’enologia in questa zona in un periodo in cui questa formazione mancava. Dalla biografia si evince un Cecilian ricco di interessi e con una intensa vita sociale: organizzazione di gite annuali per la sua zona di origine, produzione e conservazione dei vini a cui dava nomi che richiamavano il luogo di origine e di cui, in alcuni casi, ha disegnato lui stesso l’etichetta, e grande appassionato di canto corale. Per il segno che ha lasciato e per la sua capacità di creare un legame tra il suo territorio di origine e quello Piceno, attraverso i suoi tanti interessi, La Crolla, che nella realizzazione delle pagliarole è la corteccia di vimini che viene utilizzata per legare la paglia, è sembrata il simbolo più adatto per il senso di unione e legame che essa dà. A ricevere il premio la famiglia di Cecilian, la moglie Giovanna, la figlia Margherita, il figlio Marco e il fratello.

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