Davide

Di Luisa Urbani

RIVIERA – Pubblichiamo la quindicesima intervista ai giovani che frequentano la notte in Riviera.
Ricordiamo che le interviste servono per raccontare uno spaccato del mondo giovanile della nostra Riviera e qualora non dovessero essere in linea con quanto insegnato dalla Chiesa riteniamo di doverle pubblicare per poter conoscere al meglio la “vigna” in cui sono chiamati a lavorare i nostri sacerdoti.

Questa settimana abbiamo intervistato Davide di Bonaventura di San Benedetto del Tronto.

Leggi le prime quattordici interviste.

–  Le interviste ai giovani della notte di Luisa

– Continua la nostra inchiesta fra i giovani della notte, un’intervista forte e personale

– Terza intervista ai giovani della notte, da leggere per entrare in uno spaccato del mondo giovanile

– I giovani della notte e il rapporto con la fede, le interviste di Luisa

– I giovani della notte e il rapporto con la fede, ne parliamo con Bianca

– I giovani della notte e il rapporto con la fede, ne parliamo con Enrico

– I giovani della notte e il rapporto con la fede, ne parliamo con Matteo Cosenza

– I giovani della notte e il rapporto con la fede, ne parliamo con Dina Maria Laurenzi

– I giovani della notte e il rapporto con la fede, ne parliamo con Paolo

– I giovani della notte e il rapporto con la fede, ne parliamo con Matteo

– I giovani della notte, a tu per tu con Emidio Palestini

– I giovani della notte e il rapporto con la fede, a tu per tu con Gaia

– I giovani della notte e il rapporto con la fede, ne parliamo con Giulia Voltattorni

 Davide quali sono i tuoi sogni?
Quali sono i miei sogni: beh si dice, per me è valido, che i sogni son desideri, il mio è quello di metter su famiglia!

Che lavoro fai/vorresti fare?
Lavoro in un negozio di telefonia. In realtà non è quello il lavoro che avrei voluto fare.Ho studiato e cercato di fare qualcosa di inerente ai miei studi, poi ho fatto una scelta perché quel tipo di lavoro che avrei voluto fare non mi dava stabilità e non mi permetteva di perseguire il sogno di cui sopra, quindi ho deciso di trovare un altro tipo di attività e grazie a Dio mi sono anche ritrovato “portato” per questo tipo di lavoro, tanto che è diventato non un ripiego ma una felice scoperta per me!

Come vivi il fine settimana?cosa fai di solito con gli amici?
Diciamo che il mio week-end è sempre “corto”, dato che il sabato e lunedì sono occupato in negozio, il sabato sera spesso vado a cena fuori con la mia fidanzata o con il gruppo di preghiera di cui facciamo parte. In inverno spesso si sta a casa di qualcuno a fare dei giochi o una bevuta al pub,d’estate si va a ballare o si passeggia. La Domenica seguo lo sport e un gruppo di dopocresima da 7 anni, oltre a stare con Elena, quando non lavora!

Per il tuo futuro, riguardo al matrimonio, come penserai di vivere le tappe che ti porteranno a questo importante momento della tua vita?
Matrimonio: beh qui sono fresco sull’argomento, ho da poco fatto la proposta alla mia fidanzata! Su questo argomento devo ringraziare Dio perchè ho incontrato una persona che condivide con me un cammino di fede e stiamo vivendo il fidanzamento come momento di conoscenza-approfondimento del rapporto per cercare di vivere tutto come vocazione e chiamata allo stare insieme oltre alla nostra scelta-desiderio personale!

In questi sei anni abbiamo scelto di vivere in castità il nostro rapporto, certo questo è un argomento che meriterebbe una lunga riflessione non da intervista, posso solo dire, senza cadere negli eroicismi o moralismi , che c’è un guadagno nel vivere così, il “centuplo” promesso da Gesù è davvero subito.

E la fede come và? Credi in Cristo? Raccontaci degli episodi/esperienze personali che ti han portato a credere o meno
La fede: come vedi la fede già è entrata nell’intervista, d’altronde è dentro la vita, non sarei mai riuscito a parlare di me senza mettere di mezzo Dio!

Credo in Gesù Cristo, raccontare di esperienze ed episodi personali sarebbe dire tutta la vita. Posso dire magari di come è iniziato: per me in principio oltre all’insegnamento dei genitori e dei catechisti che “preparano il terreno” c’è l’attrattiva di un uomo, in questo caso era un sacerdote, o di una compagnia di uomini (cioè la Chiesa) , che vedi felici di vivere il rapporto con Gesù. Quando vedi un Altro nell’altro allora cominci ad interrogarti e a desiderare quella felicità che vedi nei loro occhi.

Partecipi alla Messa?
Si vado a Messa, per me è come incontrare una persona.

Hai altro da aggiungere riguardo il rapporto giovani-fede?
Riguardo al rapporto giovani fede potrei scrivere un libro, sono 7 anni che ogni Domenica sera incontro dei giovanissimi della parrocchia, mi limito a dire che la chiave siamo in primis noi credenti: se non abbiamo occhi felici, una vita felice, i giovani (che sono molto attenti e desiderosi di questa) non rimangono attratti.
In secondo luogo non dobbiamo aver paura di annunciare il Signore secondo le modalità che Lui stesso ci ha dato, per esempio tramite la Bibbia, oggi vedo molte formule per comunicare Dio ma non scegliamo il modo che Lui stesso, che è una Persona, sceglie per venire incontro all’uomo.
Cerchiamo di indolcirlo, di farlo piacere ma non è così, spesso è necessario andare in crisi e toccare il fondo per rendersi conto che Dio è la risposta definitiva a tutto! I giovani hanno in loro un prepotente desiderio di felicità, aspettano persone con risposte certe e uno sguardo sereno che li guidi,che li aspettano senza giudicarli quando tornano dai loro errori, fallimenti o periodi lontani dalla Chiesa, la fede nasce di conseguenza!!!

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