SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Tra i punti approvati dal Consiglio Comunale di San Benedetto del Tronto nella seduta del 16 maggio, merita di essere evidenziata l’approvazione definitiva del Piano di Gestione della Riserva Naturale Sentina.

Giunto al termine di un complesso iter tecnico – amministrativo durato circa 5 anni, il varo definitivo del Piano è paragonabile per importanza alla stessa istituzione della Riserva e al finanziamento europeo per il progetto di ripristino della zona umida.

Il Piano di Gestione dell’area protetta, così come stabilito dalla normativa nazionale, è sovraordinato alla gran parte degli altri strumenti pianificatori esistenti e li sostituisce in toto.
Non è quindi solamente una sorta di piano regolatore dell’area, ma individua anche le strategie gestionali, gli obiettivi di conservazione/ripristino degli ambienti e regolamenta con precisione ciò che è consentito e ciò che invece è vietato.

Tra i principali aspetti presenti nel Piano, si possono annoverare:
− l’espansione e la rigida regolamentazione della zona a tutela integrale, al fine di garantire maggiore protezione agli habitat e alle specie;
− il divieto di praticare attività agricole con l’utilizzo di sostanze chimiche e diserbanti;
− l’incentivazione di azioni di ripristino del paesaggio agrario e della conversione ad attività agricole ad basso impatto ambientale;
− l’individuazione di precise norme per gli interventi edilizi al fine di preservare il patrimonio architettonico storico e di riqualificare l’edificato più recente;
− il divieto assoluto di nuove edificazioni, ponendo fine alle ultime e flebili proposte di utilizzo dell’area per fini speculativi;
− la regolamentazione delle attività possibili, tra cui l’educazione ambientale, l’ospitalità agrituristica, gli accessi turistici e il birdwatching.

Grande la soddisfazione del Presidente del Comitato di Indirizzo della Riserva Sandro Rocchetti, che sottolinea come questo non sia il punto di arrivo di un percorso, bensì l’inizio di nuove opportunità per la Riserva, oltre che una chiara e definitiva indicazione su ciò che nell’area protetta è possibile fare.

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