Il comitato di Quartiere Porto d’Ascoli Centro, raccoglie una crescente preoccupazione degli abitanti della zona nel constatare il numero sempre crescente di familiari, amici, conoscenti giovani, anziani che si ammalano di forme tumorali e leucemie, anche giovanissimi, come ha sperimentato Porto D’Ascoli di recente. E’ una evidenza che è ormai sotto gli occhi di tutti, ma la richiesta, decisa e drammatica, del comitato è verso le istituzioni perché indaghino e avviano una approfondita ricerca sia statistica che delle possibili relazioni di casualità. I cittadini hanno il diritto a essere informati e conoscere. La forte preoccupazione espressa dal comitato di quartiere di Porto d’Ascoli Centro ci richiama a una grande responsabilità. Un vero e proprio grido di allarme che non può rimanere inascoltato da parte di tutta la comunità.

Anche la comunità ecclesiale non può esimersi dal raccogliere tale appello. Il papa ci ricorda continuamente il valore della solidarietà e la necessità come cristiani di immischiarci nella realtà che viviamo, ce lo ribadisce la dottrina sociale della Chiesa richiamando alla responsabilità di tutti per il bene comune. Il diritto alla salute parte dal rispetto della dignità umana, perché “l’ordine sociale e il suo progresso devono sempre far prevalere il bene delle persone” (Compendio DSC n. 132). Ancora al n.166 si riafferma che le esigenze del bene comune sono legate al rispetto e alla promozione integrale della persona e dei sui diritti fondamentali, tra cui il diritto alla salute appunto, che non prescinde anche dall’attenzione all’ambiente, come bene collettivo, da salvaguardare. La responsabilità di conseguire il bene comune è delle singole persone e delle diverse istituzioni perché nessuno da solo può raggiungerlo.

Emerge quindi come non si può sottacere una tale richiesta di trasparenza, di impegno e di attenzione concreta da parte delle autorità, alle quali competono specifiche professionalità e impegni, che dovrebbero “avviare tutti gli strumenti scientifici e tecnologici atti ad effettuare una statistica di tale epidemiologia e a indagarne le eventuali casualità connesse”, così come si legge nel comunicato stampa del Comitato di Quartiere.

Il problema sollevato tocca davvero tante, troppe famiglie, della zona in questione, e sta facendo emergere domande sempre più pressanti da parte dei cittadini, che devono essere raccolte e adeguatamente convogliate in un azione comune e efficace, perché non restino inascoltate come echi di dolori personali. Il grido di dolore e sofferenza di queste persone che muove anche tanta solidarietà e vicinanza, deve anche rispondere alla responsabilità di tutti per un territorio che torni a essere vivibile, rispettoso, sano e sicuro. È una responsabilità che le generazioni presenti hanno nei confronti anche di quelle future.

ecco il comunicato stampa completo: patologie tumorali Porto D’Ascoli-1

Entra a far parte della Community de L'Ancora (clicca qui) attraverso la quale potrai ricevere le notizie più importanti ed essere aggiornati, in tempo reale, sui prossimi appuntamenti che ti aspettano in Diocesi.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *