Intervista Alexia

 

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PORTO D’ASCOLI – Un appuntamento tradizionale che si ripete da 44 anni. Stiamo parlando della festa del quartiere Agraria, facente parte della frazione di Porto D’Ascoli nel comune di San Benedetto del Tronto.

Una festa che contraddistingue il primo maggio della nostra Diocesi, capace di unire l’aspetto civile e l’aspetto religioso con la tradizionale Santa Messa in Via Val Tiberina, presieduta da Don Gianni Croci, Parroco della Parrocchia dell’Annunziata.

Tra bancarelle e stands gastronomici, l’evento più importante è stato il concerto di Alessia Aquilani, meglio conosciuta come Alexia, che con grande energia ha reso indimenticabile questa festa, così come fecero negli anni passati i Nomadi, Antonello Venditti e Syria.

Ringraziando a nome della redazione il management, siamo andati ad intervistare la cantautrice spezzina, in un’intervista non soltanto musicale.

Alessia, bentornata a San Benedetto, qual è il tuo rapporto con il lembo più meridionale delle Marche?
Io sono affezionata a questa terra, anche perché credo di avere degli avi marchigiani, che si sono spostati verso la Romagna, poi sono saliti fino a La Spezia. Però credo di avere degli avi qua”.

Qual è il rapporto tra Alessia Aquilani e la fede?
Io mi sono sposata in chiesa, ho avuto la mia prima bambina un anno dopo il matrimonio. Ho battezzato entrambe le bambine, quindi credo di avere un rapporto di grande confidenza. Quando ho bisogno d’aiuto confido molto nella fede”.

Quando si parla di Alexia si ha a che fare con una vita all’insegna dell’energia e dell’entusiasmo. Quali sono i momenti più belli di un quarto di secolo di carriera?
“Sono tanti, perché se pensi ai momenti di grande successo, di grande popolarità, sicuramente ci sono state delle emozioni fortissime. Però questo lavoro è molto bello perché ti regala delle grandi sorprese. Io in questo momento è come se stessi vivendo una nuova adolescenza musicale perché ho la voglia di fare musica, di scrivere, di esibirmi sul palcoscenico esattamente di quando avevo vent’anni, quando ho cominciato. Questo vuol dire probabilmente che è un lavoro che ti tiene giovane, soprattutto le persone che ti circondano, le conoscenze che via via fai, che ti arricchiscono anche un bel po’ non solo la tua carriera, ma proprio la tua persona, perché ti rendi conto di essere apprezzata e stimata dalle persone per quel tipo di persona che sei, non solo per l’artista che sei. 

A proposito di adolescenza, quali sono le cantanti che hanno fatto da ispirazione alla tua carriera?
Io ho avuto come mito per tantissimo tempo, e ancora è, tutta la parte di cantanti donne afroamericane a partire da Ella Fitzgerald, che era una cantante che mi ha iniettato mia madre, Aretha Franklin e ovviamente Whitney Houston. Queste erano le mie punte di riferimento”.

Alexia è arrivata in Diocesi all’indomani di “Donne in Canto”, concerto di cantanti e cantautrici svoltosi a Brescia il 30 aprile. Riportiamo le prossime date del suo tour 2014, che comprende tappe oltre i confini nazionali:

9 MAGGIO – MADE CLUB – COMO

10 MAGGIO – VITORCHIANO (VT)

21 MAGGIO – SAN SEVERO (FG) – RADIO DUE SOCIAL CLUB LIVE

13 GIUGNO – APICE (BN) – LIVE CONCERT

15 MAGGIO – PODERIA (SA) – LIVE CONCERT

19 LUGLIO – BIELSKO BIALA (Polonia) – 90’S FESTIVAL

22 LUGLIO – MIEDZYDROIE (PL) – FESTIVAL

19 AGOSTO – MIEDZYDROIE (PL) – FESTIVAL

29 AGOSTO – WE LOVE THE 90’S – HELSINKI

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