RIPATRANSONE – Domenica 27 Aprile è stata una giornata ricca di appuntamenti per la città di Ripatransone.
Dopo la Santa Messa delle ore 9:30 celebrata dal vice-parroco Don Gian Luca Rosati è seguita la Santa Messa alle ore 11:00 presieduta da S.E.R. Mons. Carlo Bresciani.
Alle 12.15, alla fine della celebrazione, il Vescovo Carlo ha benedetto il cavallo sul sagrato del Duomo.
Alle ore 18.00 dopo il Santo Rosario è stata celebrata la Santa Messa da Don Gianni Capriotti della Parrocchia di Villa Rosa in Martinsicuro.

Don Gianni: “Quando seguiamo la volontà di Dio stiamo facendo la scelta buona. Gesù entra nel nostro cuore se glielo permettiamo come quando è apparso agli 11 apostoli. Gesù entra nel nostro cuore e si mette nel mezzo. Se noi crediamo, avremo la possibilità di essere toccati da lui, allora saremo guariti, saremo sanati e ci apriremo alla sua Grazia come ha fatto Maria, come hanno fatto gli apostoli. Noi siamo Beati perchè abbiamo creduto senza aver visto, ringraziamo Dio per questa beatitudine.”
Durante la Messa c’è stata anche la vestizione di tre nuovi giovanissimi aderenti alla confraternità di San Giovanni.

Purtroppo a causa delle avverse condizioni atmosferiche la processione che doveva seguire la celebrazione non si è potuta tenere.

Si è quindi tenuto in Chiesa un momento di preghiera e di riflessione insieme al Vescovo Carlo Bresciani.

Le parole del Vescovo Carlo: “Una tradizione antichissima, molto sentita fin dal medioevo. A testimonianza, la statua della Madonna che tra poco compirà i 400 anni, a memoria della lunga tradizione, che fa onore alla città di Ripatransone e da onore anche alla confraternità che ha sempre curato nei secoli questa devozione e l’ha sempre promossa.

Perché questa devozione a Maria? Che oltretutto è la patrona della nostra Diocesi. Il motivo è che Maria è la strada che porta a Gesù. Attraverso Maria possiamo arrivare a Gesù.
Infatti cosa fa la mamma?
La mamma prepara la casa, la rende piena, in modo tale che coloro che arrivino si trovino bene e possano fermarsi.
Maria è la mamma che prepara la casa a Gesù e di certo la prepara anche per noi. In questo senso la devozione a Maria ha questo significato: Maria aiutaci a preparare la casa della nostra vita perché in questa casa ci si trovi bene, si trovi l’ospite gradito e che l’ospite si senta a casa sua.
La nostra devozione a Maria è di “passaggio”, perchè attraverso Maria noi comprendiamo come giungere a Gesù. In questo senso Maria è la via giusta, perché è colei che ha sempre detto di si, è la Donna del Si. Quando l’Angelo è apparso a Maria il giorno dell’annunciazione, Maria ha detto si come nelle traversie della vita di Gesù: quando c’è stata la fuga in Egitto, quando doveva difenderlo da Erode, quando Gesù si era “smarrito”, fino all’ultimo si, ai piedi della croce nel momento del dolore, quando ha visto il Figlio morire in croce, Maria ha sempre detto si a Dio. Questo in Maria indica il modo di vivere il nostro cristianesimo, di essere cristiani, di essere fedeli, il si a Dio è un Si di accoglienza, di Amore, di imitazione.

La devozione a Maria diventa un modo per dire: aiutaci a dire Si a Dio.
Aiutaci a dire si a quello che Dio ci chiede, nel momento della gioia e nel momento del dolore.
Attraverso questo si Maria è stata testimone delle grandi opere di Gesú, nelle quali Lo ha sostenuto in estrema discrezione, infatti Maria la troviamo all’inizio nei vangeli dell’infanzia e poi sembra quasi che Maria sparisca.

La ritroviamo al momento della croce, sembrerebbe quasi che Gesù prenda una certa distanza da Maria quando gli dicono “Tua madre ti cerca. Gesù risponde: Ma chi è mia madre? Mia madre sono coloro che ascoltano la Parola di Dio e la mettono in pratica”. Cioè coloro che dicono di Si a Dio.
Maria in questo senso è stata la prima, è stata veramente la Madre con il suo Si in tutto. Purtroppo questa sera il tempo non ci permette di portare Maria per le strade del nostro paese, della nostra città. La processione avrebbe avuto questo significato: Maria fai in modo che tutte le nostre case siano aperte, che le porte siano aperte a Dio. Maria fa in modo che le porte del nostro cuore siano aperte a Dio è per questo che la portiamo per le vie delle nostre case, quasi a fare in modo che toccandole, miracolosamente le porte si aprano, perché Maria ha anche questa capacità di aprire le porte del cuore.
Quante porte del cuore Maria ha aperto, si racconta che anche questa statua sia stata Miracolosa. Che cosa vuol dire Questo?
Che Maria ha aperto le porte anche in quelle situazioni dolorose, perché la luce potesse essere la grazia del nostro rapporto che portasse alla salvezza.

Carissimi, non perdiamo questa forte devozione a Maria, è un motivo di onore per Ripatransone, andatene orgogliosi, trasmettetela ai vostri figli, fate si che non si perda.

Siamo grati a Maria, perché ci ricorda un altro aspetto che Il Cristo quando noi evochiamo la mamma evochiamo l’affetto.

Maria ci dice che non solo con la testa ma dobbiamo amare con il cuore, un cuore che sappia soffrire per amore, Maria ci insegna che ha un cuore grande per servire Gesù.

Chiudiamo con una preghiera, Maria nostra consolatrice e nostra madre accompagnaci, rendici fedeli e forti. Maria insegnaci la strada che porta a Dio, perché su questa strada insieme con te possiamo camminare ogni giorno della nostra vita.

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