SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Alla data del 14 Aprile 2014 sono pervenute 129 istanze di partecipazione al PORU di cui alla LR 22/2011 a seguito dell’avviso pubblico del 20 febbraio scorso in esecuzione della Delibera di Indirizzo del Consiglio Comunale n.106 del 17/12/2013. La “forte” partecipazione alla prima fase preliminare del programma operativo sta a testimoniare  l’interesse colto dagli operatori privati verso l’opportunità offerta dal Programma (inteso come insieme di interventi coordinati) denominato PORU avente come fine la riqualificazione urbana della città mediante la valorizzazione perequata delle aree sia private che pubbliche.

La ripartizione in base alla tipologia delle istanze pervenute è la seguente:

  • n.6 proposte sono pervenute per diminuzione della capacità edificatoria attuale di aree zonizzate dal PRG vigente.
  • n.6 proposte sono pervenute per valorizzazione di beni del patrimonio pubblico comunale e riguardano: Via dei Lauri, Via Saffi, Via Petrarca, mercatino comunale Viale De Gasperi, l’area comunale di Via Carnia (eredità Rambelli).
  • Le restanti 117 proposte riguardano il patrimonio privato

Nelle 117 proposte private sono distinguibili le seguenti categorie:

  • n.45 aree disponibili all’atterraggio di volumetrie provenienti da altri lotti edificati: si tratta di aree candidate ad ospitare volumi esistenti o capacità edificatorie del PRG vigente localizzate in altri siti secondo le indicazioni contenute nella relazione tecnica allegata alla Delibera di Indirizzo. Queste proposte a seguito della fase di concertazione e di istruttoria che si avvierà in questo periodo potranno costruire, unitamente a quelle già edificate e definibili aree urbanizzate ai sensi della LR 22/2011, gli  ambiti territoriali di intervento da inserire nel PORU.
  • n.8 immobili cedenti volumetria: proposte che offrono di spostare l’attuale volumetria in altro sito idoneo ad ospitarla. E’ uno degli esempi più “classici” di riqualificazione urbana previsti dalla LR 22/2011 e si dà la possibilità di “spostare” anche a distanza tali volumi mediante la costruzione di ambiti territoriali di intervento da inserire nel PORU. Anche in questo caso queste proposte a seguito della fase di concertazione e di istruttoria che si avvierà in questo periodo potranno costruire, unitamente o a quelle già edificate e definibili aree urbanizzate ai sensi della LR 22/2011 o ad altre aree idonee all’atterraggio, gli  ambiti territoriali di intervento da inserire nel PORU.
  • n.22 proposte autonome con rispetto del parametro art.3 comma 3 LR 22/2011: proposte costruite con ambiti aventi i requisiti di zona urbanizzata. Queste proposte a seguito della fase di concertazione e di istruttoria che si avvierà in questo periodo potranno costruire, anche singolarmente con l’individuazione contenuta nell’istanza preliminare, gli  ambiti territoriali di intervento da inserire nel PORU a partire da un rispetto di massima dei parametri richiesti dalla LR 22/2011.
  • n.13 proposte autonome senza rispetto del parametro art.3 comma 3 LR 22/2011: proposte costruite con ambiti non aventi i requisiti di zona urbanizzata. A differenza delle precedenti per queste proposte la fase di concertazione e di istruttoria che si avvierà in questo periodo dovrà costruire degli  ambiti territoriali di intervento da inserire nel PORU mediante una modifica delle aree individuate dagli operatori nell’istanza preliminare al fine di rispettare i parametri richiesti dalla LR 22/2011.
  • Tra le proposte autonome sono contenute almeno 6 istanze riguardanti lottizzazioni artigianali in zona Albula Alta (lott.ne Sciarra, Alessandrini, Pazzaglia, CIS, Colle Albula e Rocchi), alcune individuando aree estese della lottizzazione ed altre porzioni più limitate che richiedono il cambio di destinazione d’uso.
  • n.4 proposte miste con cessione di volumetria esistente in eccesso: proposte costruite con ambiti aventi i requisiti di zona urbanizzata con volumetrie in esubero da spostare in altro sito. Anche queste proposte sono candidate ad entrare nel PORU e possiedono una consistente volumetria in eccesso da spostare in siti non ancora individuati dagli operatori. La fase di concertazione e di istruttoria che si avvierà in questo periodo dovrà costruire degli  ambiti territoriali di intervento da inserire nel PORU che permettano ai privati di raggiungere un equilibrio economico finanziario della proposta migliore tramite la cessione a distanza del volume esistente e al Comune un maggiore interesse pubblico a seguito dell’acquisizione di aree a standard urbanistico in quantità superiore.
  • n.2 proposte di housing sociale : di cui una proposta ricadente quasi completamente in territorio agricolo e una seconda riguardante la riqualificazione di un insediamento produttivo esistente dismesso con eccesso di volumetria da trasferire in altro sito.
  • n.1 area agricola senza volumetria da riqualificare: proposta riguardante la bonifica ambientale di un sito utilizzato per attività estrattiva con degrado ambientale.
  • n.22 proposte non classificabili per carenza documentazione presentata : proposte che necessitano di integrazione documentale al fine di poterle classificare  per la successiva fase di partecipazione e concertazione  al programma operativo.

In generale le proposte pervenute richiedono o l’atterraggio di volumetrie residenziali da zone di completamento che non possiedono i requisiti di realizzabilità delle capacità edificatorie del PRG vigente, oppure cambi di destinazione d’uso di insediamenti artigianali a residenze e servizi oppure compensazioni urbanistiche di standard del PRG non attuate mediante la cessione dell’area al Comune con lo spostamento di una capacità edificatoria in altri siti. Interessanti sono alcune proposte che individuano aree destinate alla edificazione di quote di residenze turistico alberghiere, housing sociale e servizi privati fattispecie che la Delibera di Indirizzo comunale del Dicembre 2013 ha indicato come qualificanti e da “premiare” con una quota più bassa di interesse pubblico da cedere al Comune.

STEP SUCCESSIVI

Dopo una prima classificazione e catalogazione delle proposte pervenute, sarà necessario provvedere ad una prima integrazione delle domande pervenute che risultano totalmente prive di documentazione. Successivamente le istanze preliminari dovranno essere localizzate sulla planimetria (catastale o aereofotogrammetrica) e tematizzate in funzione delle caratteristiche della proposta. Tale operazione è necessaria per avviare la seconda fase di condivisione e partecipazione al programma al fine di giungere alla redazione di un documento finale condiviso e concertato. Si terranno pertanto incontri pubblici nei quali verranno pubblicizzati i dati raccolti per permettere agli operatori interessati di iniziare un percorso che porti alla formazione di ambiti di intervento autonomi nel rispetto dei parametri forniti dalla LR 22/2011. Il primo incontro è fissato per il 6 maggio alle ore 10 in auditorium comunale. In tali riunioni/seminari pubblici, il compito dell’ufficio sarà quello di agevolare e facilitare l’incontro degli operatori al fine della condivisione di interessi comuni che agevolino la redazione del documento finale del piano particolareggiato. Ciò avverrà mediante la predisposizione di esempi di costruzione di ambiti territoriali di intervento da inserire nel PORU in conformità alla Delibera di Indirizzo, modalità valutative delle proposte sia dal punto di vista urbanistico che ambientale che economico.

La seconda fase di costruzione del PORU, che dovrebbe concludersi il 20 Maggio prossimo, avvia poi quella definitiva nella quale le proposte aventi i requisiti richiesti dalla Delibera di indirizzo e dalla LR 22/2011 predisporranno gli elaborati progettuali urbanistici necessari per la Variante al PRG e la VAS (Valutazione Ambientale Strategica) del PORU che ricordiamo ha valenza di piano particolareggiato.

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