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di Albano Rubicini

SAVE / PLAY DEL DUCA 1974 – 2014… Sono passati 40 anni dall’ultimo intervento che ha rivoluzionato l’impianto sportivo più importante della città di Ascoli Piceno e che ha legato la sua vita indissolubilmente all’epopea dell’Ascoli Calcio, al nostro amato Picchio. 40 anni in cui, in quello spazio unico posto nel catino di Via delle Zeppelle, ciascun ascolano ha potuto vedere le gesta dei più grandi campioni che hanno mai calcato i campi della Serie A, ma soprattutto ha potuto gioire per una squadra che è riuscita a portare alla ribalta nazionale una piccola città ai più colpevolmente sconosciuta, nonostante la sua lunghissima storia fin dai tempi del Popolo Piceno.

16 campionati di Serie A, 4 volte 4, la storia del Picchio e di conseguenza dello Stadio Del Duca è scandita da questo numero. In occasione del primo di questi campionati nella massima serie, nel 1974, il Presidentissimo Costantino Rozzi decise di rinnovare il preesistente impianto trasformandolo in uno Stadio capace di dare una casa degna di essere il vanto di un’intera città.

Riuscì a realizzare un’opera di tale importanza in soli tre mesi, dalla fine dell’ultimo campionato di Serie B, all’inizio del primo di Serie A. Quell’ impresa, conosciuta come lo STADIO DEI 100 GIORNI, fu la massima espressione di una città e di un popolo che ci credeva, che voleva sognare, che voleva trasformarsi da umile cenerentola a provinciale terribile… Perché ad Ascoli, non si è mai solo partecipato, si è sempre lottato con orgoglio per superare i propri limiti.

Lo stadio pur nella semplicità delle sue strutture prefabbricate ha sempre incarnato tutto questo, ma in costante simbiosi con il Picchio negli ultimi anni ha sentito fortemente il peso degli anni, mostrando la necessità di un rinnovamento quanto mai vitale. Per l’Ascoli Calcio è già arrivato, ed ha il nome di Francesco Bellini, e degli altri soci che hanno avuto la voglia e la forza di far risorgere la nostra squadra del cuore. Per il Del Duca potrebbe esserci a breve, grazie ai tangibili atti messi in campo dall’ Amministrazione Comunale, dalla Società e dai tifosi. Del resto è il 2014, 40 anni dal 1974… Il numero 4 che ricorre… E potrebbe essere l’anno giusto per un nuovo slancio verso un nuovo futuro da PROTAGONISTI.

Da tutte queste sensazioni e dalla voglia di Ascoli tutta di rinascere e di scrollarsi di dosso quel pessimismo che ultimamente ci ha attanagliato non solo in campo calcistico nasce questa idea progettuale. È un’idea che non vuole dimostrarsi statica, ma dinamica, aperta anche alle critiche e capace di migliorarsi grazie anche a queste. Un progetto globale, ma concepito per fasi successive, Step – by – Step, che trasformi uno Stadio di vecchia concezione in una arena multifunzionale e autosostenibile, superando tutti quegli orpelli funzionali propri degli stadi italiani che storicamente si sono sempre prestati anche all’ utilizzo per altre discipline come l’atletica.

Tutto questo non poteva però nascere senza un forte legame con un passato che nessuno di noi tifosi vuole dimenticare, legame che per noi è stato sempre incarnato dalle “FORCHETTE” che da 40 anni sostengono migliaia di tifosi ascolani che si battono e hanno a cuore l’Ascoli Calcio. Un recupero critico, che le riconverta ad un nuovo ruolo che le monumentalizzi e le renda delle icone della storia dell’Ascoli Calcio.

Con tutto questo non si definisce “UN NUOVO STADIO” ma “IL NUOVO STADIO DELL’ ASCOLI” dove ogni tifoso possa continuare ad identificarsi ed a sognare, avendo ben fermo nella mente dove si è arrivati in passato, per poter riuscire a trovare il giusto slancio per tornarci e subito dopo SUPERARSI.

Un progetto ben più grande ed impegnativo rispetto a quello del Giardino della Pace realizzato sulla base di una mia idea progettuale, la prima della mia carriera professionale, nella nostra Comunità Parrocchiale “Madonna di Fatima” in Valtesino. Nostro signore del resto ci insegna che i talenti che lui ci dona devono essere messi a frutto: con la mia Tesi di Laurea, da cui trae origine questo progetto, ho creduto di averne avuto uno importante e mi è sembrato giusto continuare a svilupparlo per proporre idee che possano dare un contributo alla comunità.

SAVE / PLAY DEL DUCA… Cercate il progetto su Youtube o su Facebook per ammirarlo in ogni dettaglio!

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