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SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Tra gli obiettivi che l’Amministrazione Comunale si è posta nel suo mandato amministrativo è presente quello del governo del territorio che in generale viene sempre legato alla approvazione di uno strumento urbanistico generale denominato PRG (Piano Regolatore Generale). Le recenti fasi programmatiche della redazione della nuova legge urbanistica regionale in sostituzione di quella vigente del 1992, che hanno portato un testo all’esame della competente commissione consiliare regionale, si legano alle innovazioni normative già approvate introdotte dalla legge regionale n.22/2011 più comunemente denominata legge del “PORU” (Programma Operativo di riqualificazione urbana). Il Comune di S.Benedetto del Tronto si è già speso in relazione all’approvazione dell’atto di indirizzo previsto dall’art.2 della L.R.22/2011 che darà l’opportunità ai privati di presentare proposte di riqualificazione su immobili esistenti sia di proprietà privata che pubblica per la valorizzazione del patrimonio comunale, al fine di approvare un PORU comunale.

Nell’avviso pubblicato lo scorso 20 febbraio è stata inserita una ulteriore opportunità che è stata già introdotta dal Documento Strategico comunale approvato a luglio 2013 dal Consiglio Comunale e che riguarda la possibilità da parte dei privati su aree in loro disponibilità già zonizzate dal PRG a zona edificabile di diminuire o addirittura annullare la capacità edificatoria a loro assegnata dal PRG del 1990. Questa opportunità si collega ad una delle finalità della LR 22/2011 che è quella della diminuzione del consumo di suolo e delle previsioni insediative dei PRG condivida dal Documento Strategico comunale quale obiettivo primario della pianificazione.

Per quale motivo un privato dovrebbe richiedere l’annullamento o la diminuzione delle capacità edificatorie a lui assegnate dal PRG vigente sulle proprie proprietà? Le motivazioni oggi sono strettamente collegate dalla parte del privato alla possibilità di vedersi diminuire o addirittura annullare la pressione fiscale legata all’IMU/ICI sui terreni edificabili nel caso di proprietà che, sebbene ritenute edificabili, siano soggette ad esempio a vincoli di qualsiasi natura (idrogeologici, paesistici, ecc…) o magari soggette a restrizioni derivanti da passaggio di elettrodotti aerei o gasdotti interrati che ne limitano la commerciabilità. Per queste aree, normalmente definite di “espansione” del PRG vigente e localizzate in attiguità della zona agricola della città (zona collinare) il privato entro la medesima scadenza fissata per la presentazione di proposte di inserimento nel PORU, può presentare istanza di risuzione della capacità edificatoria per retrocessione ad area agricola o a zona inedificabile se sita all’interno del centro abitato. La tempistica è la medesima di quella per il PORU; entro il 7 aprile presentazione di istanze preliminari e entro il 20 agosto di quelle definitive. Per informazioni si può contattare il Servizio Pianificazione Urbanistica e per scaricare i moduli delle domande da presentare ci si può riferire alla pagina apposita della LR 22/2011 sul sito web comunale.

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