gallineDi Enzo Gabrieli

Uova fresche tutti i giorni e un orto rigoglioso per i cittadini di Longobardi. Il piccolo centro della costa tirrenica sta per avviare la raccolta differenziata con il sistema porta a porta su tutto il territorio comunale ma la creatività e la necessità della salvaguardia dell’ambiente hanno fatto sì che l’onlus “Gens Brutia” che gestirà la raccolta, aggiungesse quel tocco in più, degno di attenzione: una coppia di galline per ogni casa.
La campagna informativa del progetto denominato “Cosa puoi fare? Aiutaci a riciclare” è partita già da circa un mese a Longobardi, mentre in tanti Comuni della Provincia è crisi per i rifiuti. La temporanea chiusura della discarica di Pianopoli (in provincia di Catanzaro) ha mandato in tilt la macchina della raccolta, soprattutto nei Comuni dove non è avviata la differenziata. L’associazione “Gens Brutia”, che sta portando avanti il progetto, ha già provveduto a distribuire alle famiglie longobardesi il materiale informativo che spiega nel dettaglio i nuovi metodi di raccolta, calendarizzata naturalmente, e quali le procedure per la richiesta della compostiera e delle due galline. Provvedere ai rifiuti per i Comuni è sempre difficile, con quest’idea però gli amministratori longobardesi sono riusciti a vestirla di creatività e di utilità per il territorio e per le famiglie. Ogni famiglia che vorrà usufruire della riduzione della tassa dei rifiuti potrà fare richiesta di assegnazione, in comodato d’uso gratuito di una compostiera domestica per lo smaltimento del cosiddetto “organico” e cosa un po’ più delicata ma anche più simpatica ed ecologica, anche due gallinelle pronte a divorare tutti i loro i resti di cibo e umido destinato alla spazzatura. Una coppia, ovviamente, perché le galline sono animali sociali e vivono meglio insieme.
Entrando nello specifico del bando, davvero “inedito” nel suo genere, i contenitori (in gergo compostiere) già avviano il processo di trasformazione dei rifiuti organici in ottimo humus (fertilizzante) che si può destinare agli orti e alle piantagioni. L’idea delle galline, che non è poi così peregrina perché sperimentata con successo anche in Francia, riescono da parte loro a smaltire (nutrendosi) circa 300 kg di rifiuti alimentari producendo annualmente centinaia di uova e pollina, anch’essa ottima come concime. Il piccolo centro tirrenico sembra essere ancora il solo, in Italia, che ha proposto quest’idea originale e molto green. I dati su tale iniziativa li hanno messi a disposizione gli amministratori di Barsac nel Cantone di Podensac, vicino Bordeaux e a Pince, paesino nel Nord-Ovest della Francia che sono ormai pionieri nel recupero e nel riciclaggio dei rifiuti dal 2008. Il sindaco di Barsac, Philippe Meynard, è diventato famoso con l’iniziativa delle “galline-inceneritori” di rifiuti organici tanto che oggi si contano, nel paese francese, circa 1.700 polli residenti e l’iniziativa è stata replicata anche in molti centri limitrofi.
Il giovane sindaco di Longobardi, Giacinto Mannarino, ci racconta del grande entusiasmo suscitato fra i concittadini: “Decine e decine già le richieste di sottoscrizione dell’impegno. Abbiamo voluto guardare al passato e raccogliere la sfida del presente per il futuro della nostra terra”. “I nostri nonni – ricorda – avevano tutti qualche animale in casa ed era una fortuna, nulla andava sprecato; dati alla mano il pollame consuma un notevole quantitativo di rifiuti che andrebbero in discarica con elevati costi di gestione. Ecco perché abbiamo voluto coinvolgere i cittadini che abbinando i due strumenti, le galline e il compostiere, otterranno anche uno sconto sulle tasse sui rifiuti del 20%”. Il primo cittadino è davvero contento ma ci tiene a precisare che “le famiglie dovranno rispettare il benessere degli animali e le regole dell’igiene” e naturalmente nessun gallo per ora, per evitare una sveglia all’alba, soprattutto durante l’estate.

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