DIOCESI – Si è tenuto domenica 23 febbraio, presso il centro Biancoazzurro di San Benedetto del Tronto, l’incontro tra i fidanzati e il Vescovo Carlo, organizzato dall’ufficio famiglia della Diocesi.
La giornata si è aperta con una relazione di padre Alessandro che, con un linguaggio giovanile, è riuscito a far passare concetti importanti facendo anche sorridere le varie coppie.

Alle 12,00 padre Alessandro ha guidato l’Adorazione Eucaristica, negli ultimi 10 minuti dell’adorazione ha fatto posizionare i fidanzati uno di fronte all’altro chiedendo agli uomini di occupare 5 minuti per chiedere perdono alle proprie fidanzate e ringraziarle per tutte le belle cose ricevute.
Nei successivi 5 minuti sono state le fidanzate che hanno fatto la stessa cosa.

Nel pomeriggio sono ripresi i laboratori esperienziali guidati dalla dott.ssa Chiara Verdecchia: i fidanzati hanno costruito, utilizzando il linguaggio gestuale, un diario della loro storia “dall’innamoramento all’amore”.
I fidanzati si sono divertiti a costruire ognuno il proprio diario che ripercorreva la propria storia con carta, forbici, colla, chicchi di mais.

È seguito l’incontro con il Vescovo Carlo che ai fidanzati ha detto: “Cari fidanzati, il tempo del fidanzamento è un tempo produttivo. Oltre ad essere un momento in cui i desideri non devono rimanere soltanto tali ma devono diventare radici ben salde della relazione.
Bisogna che ognuno si doni all’altro.
Dobbiamo saper donare anche la nostra diversità e saperci aprire alla diversità, perché la diversità contiene in sé sia la delizia che sia la croce, in quanto può capitare che l’altro non è come ce lo si aspetta.
La coppia cresce e matura se impara ad integrare ed ad amare la diversità reciproca. Perché Dio ci ha fatto diversi? Perché la diversità è ricchezza se rimane tale.

L’innamoramento è la gioia dei propri sentimenti.
L’amore invece è la responsabilità per il bene dell’altro e non solo dei propri sentimenti in cui insieme ci si aiuta verso la metà comune.
Il fidanzamento è tempo di grazia in quanto il fatto che vi siete incontrati e innamorati è parte del progetto di Dio e lo state sperimentando il Suo amore attraverso l’altro.

Si è Cristiani non soltanto andando a Messa ma vivendo anche il vostro rapporto.
Non è importante se arriverete al matrimonio, ma che viviate questo momento in quanto vi potrà servire per le relazioni future.
Il tempo di grazia
non è costuire soltanto il vostro rapporto, ma costruire la Chiesa.
Bisogna ricordarsi e ringraziare, non perché i nostri grazie arricchiscano Dio, ma perché se imparate a ringraziare e a pregare insieme, ne uscirà più forte la vostra unione.
Se è vero che non si costruisce un rapporto soltanto pregando, è altrettanto vero che non si costruisce un rapporto cristiano senza la Fede.

La Chiesa cerca di esservi vicino perché le fondamenta siano solide e che diventino sacramento.
L’amore vicendevole è il segno vivo dell’Amore di Dio per lui.
Il fidanzamento è qualcosa di bello e la Chiesa non può che guardare con entusiamo e portare avanti il progetto di Dio sull’uomo e sulla donna. Auguri di buona cammino!”

L’incontro si è concluso con la Santa Messa e con la consegna del Rosario ad ogni coppia presente.

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