REGIONE MARCHE – La situazione degli appalti di pulizia e servizi ausiliari nelle scuole sta registrando un forte livello di preoccupazione per il futuro di 300 lavoratori marchigiani ( ex LSU o dipendenti di cooperative con appalti storici) . Sono in massima parte donne, spesso con mariti in cassa integrazione o single con figli e famiglia monoreddito. Le riduzioni previste dalla normativa che deve essere applicata dal 1° marzo , al termine della proroga degli appalti previsto dalla legge di stabilità, riguardano riduzioni dell’orario settimanale che potrebbe far passare drasticamente da 35 ore in alcuni casi più gravi a due ore Una situazione che riguarda ben 24 mila lavoratori in tutta Italia e che rappresenta quindi una vertenza da grande azienda nazionale. Oltretutto penalizzante anche per le scuole, perché ricade di conseguenza su studenti e famiglie che vedrebbero calare la qualità e quantità di servizi nei plessi scolastici.

Oggi pomeriggio l’assessore regionale all’Istruzione e al Lavoro , Marco Luchetti ha ricevuto una folta delegazione composta da Sindacati ( Fisascat Cisl – Uil Trasporti – Filcams CGIL) , i rappresentanti dei Consorzi di cooperative, della Direzione regionale del Lavoro, dell’Ufficio scolastico regionale e di alcune lavoratrici tra le circa 50 che hanno pacificamente manifestato i lori timori davanti alla sede della Regione. E’ stato fatto il punto della situazione da parte dei Sindacati che richiedono certezze per garantire una continuità occupazionale . Anche i rappresentanti dei Consorzi di appalto condividono la gravità della situazione, così come l’Ufficio scolastico regionale.

“ Certo – ha detto l’assessore Luchetti – è palpabile per alcuni casi un’ esasperazione che prefigura un clima preoccupante di tensione sociale e un danno ai livelli occupazionali oltre che alle scuole, che ci spingono a garantire il massimo impegno per quello che è di competenza della Regione. Per questo nell’esprimere la vicinanza ai lavoratori coinvolti in una questione che è anche nazionale, ho già avviato i primi contatti con i colleghi di altre regioni per ricercare i presupposti di un’azione coordinata e congiunta tra Regioni e sollecitare il Governo . Inoltre, domani invierò una lettera al Ministro dell’Istruzione , Giannini perché si possa trovare il modo per sbloccare la situazione e reperire ulteriori risorse che assicurino una stabilità lavorativa. Sarà mia cura inoltre sensibilizzare i parlamentari marchigiani perché si facciano portavoce dell’urgenza di risolvere questo problema. “

Ai primi di febbraio I Sindacati avevano chiesto la riconvocazione del Tavolo governativo di confronto che si era precedentemente impegnato ad individuare “ le soluzioni normative ai problemi occupazionali connessi all’utilizzo delle convenzioni “ e proposto un documento per individuare soluzioni alternative che non ha trovato riscontro.

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