PICENO – Le donne, che nelle società di tutto il mondo e di tutti i tempi, sono state e saranno sempre lo specchio del benessere o del malessere delle stesse.
I giovani, ovvero la speranza negata, o salvaguardata, per il futuro, che si rivolgono a chi  – dalle stenze dei bottoni – dovrebbe fare in modo che il loro sogno possa diventare realtà: “Dite di avere coraggio? Aprite anche voi una partita iva e fateci sapere!”. Burocrazia, eccessivo carico fiscale, ovvero un cappio per le imprese, con un flusso di cassa che ritorna solo in piccola parte a chi produce lavoro e occupazione: “I nostri idrauilici sono più bravi a tappare i vostri buchi”. Cronaca di una vigilia importante per artigiani e piccoli imprenditori della Cna del Piceno che si apprestano, martedì, a invadere “pacificamente” ma “con determinazione” Roma.

Quelli appena citati sono solo alcuni degli slogan e degli striscioni che gli otre cento imprenditori della Cna di Ascoli porteranno e grideranno per le vie della capitale. “La mobilitazione delle nostre imprese – spiega Francesco Balloni, direttore provinciale della Cna – è massima. Il segnale di allarme, direi ormai di vera e propria ultima spiaggia, deve essere forte, e noi ci saremo per significare i tanti problemi e la tantissima voglia di rialzare la testa che ha il Piceno”.

“Una delle peggiori percentuali per quanto riguarda la disoccupazione giovanile e il crollo della richiesta di cassa integrazione, segno tutt’altro che positivo ma sintomo che nemmeno più a questa ultima spiaggia molti lavoratori possono più aggrapparsi, sono le drammaticità che portiamo dal Piceno a Roma”, Luigi Passaretti, neopresidente provinciale della Cna affida a queste parole l’allarme di tutto un territorio. “Donne e giovani – aggiunge – sono la nostra speranza per il territorio. Manifestiamo anche per chiedere di aiutarci a sostenerli”.

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