ScuolaParola(3)

DI Silvia e Daniela

MONTEDINOVE – Il 13 Febbraio si è tenuto il quarto incontro mensile della “Scuola della Parola”, organizzato e rivolto particolarmente alla Vicaria della Beata Assunta Pallotta, presso il Convento di S. Tommaso di Montedinove, guidato dal Provinciale dell’Ordine dei Frati Minori Conventuali P. Giancarlo Corsini, che ne è stato sempre anche relatore.

Come al solito, moltissimi sono stati i partecipanti, giunti dalle Parrocchie circostanti con la presenza anche dei rispettivi Parroci, sempre più entusiasti della riuscita e della responsabile fedeltà all’iniziativa, nonostante il gelo invernale dei mesi scorsi.

La tematica di questa ultima “Lectio Divina” si è basata sul “servo senza pietà” (da Matteo 18, 21-35) e il relatore, dopo l’invocazione allo Spirito Santo e la lettura, si è soffermato per l’approfondimento su alcuni punti nevralgici, che avrebbero potuto disorientarci o essere considerati superficialmente, senza aver avuto alcuni preziosi termini di riferimento. Infatti la “parabola del debitore”, secondo quanto afferma la prassi della giustizia di questo mondo, “chi sbaglia paga”, ha trovato il suo primo momento di riflessione nella domanda: Quanto? Si risponderebbe: secondo l’entità dell’illecito commesso; ma il valore monetario non giustifica sempre la causa del debito, e della sua insolvenza.

Esso può essere superato se il creditore apre il suo cuore alla carità, alla povertà del fratello, che si trova in difficoltà e chiede pazienza, e perdono.
È il perdono la molla della carità più autentica, l’amore che ci fa fratelli, che ci rende conformi alla volontà di Dio. A questo punto il relatore ha voluto approfondire meglio questa tematica del “perdono” con la lettera di S. Francesco “ad un ministro”, tratta dalle Fonti Francescane (234-235) e letta dal nostro Parroco don Lorenzo, nella quale il Santo esorta il frate affinché “non consenta mai ad alcun peccatore di tornarsene via senza averne il suo perdono”, poiché Dio ha insegnato che l’Amore vero supera ogni barriera; e infatti esso è incalcolabile nei confronti dell’umanità, creata “a sua Immagine e Somiglianza”.
D’altro canto il tema del “perdono” recentemente è stato ripreso anche da Papa Francesco, durante il discorso per l’incontro dei fidanzati, in piazza S. Pietro, quando ha consigliato ai giovani di non terminare la giornata senza aver chiesto perdono al proprio o alla propria “amata”, perché la gioia, la serenità, non il buio di tenebre e peccato, accompagni la loro notte.

È questo l’insegnamento che la morale evangelica ci esorta a mettere in pratica nella famiglia, nel lavoro quotidiano, ma soprattutto verso il fratello, chiunque egli sia, per la ricerca comune del Vero, del Bene, e quindi in definitiva di Dio stesso.

Con il commento al “Pater noster” di S. Francesco d’Assisi, ci siamo congedati pregando e ricevendo la Benedizione dal relatore P. Giancarlo Corsini, dandoci insieme appuntamento al 13 marzo p. v. per il quinto incontro.

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