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Terza intervista ai giovani della notte, da leggere per entrare in uno spaccato del mondo giovanile

giovani e la notte

Di Luisa Urbani

RIVIERA – Pubblichiamo la terza intervista ai giovani che frequentano la notte in Riviera.
Questa settimana abbiamo intervistato una ragazza.
Leggi le prime due interviste.

– Continua la nostra inchiesta fra i giovani della notte, un’intervista forte e personale

–  Le interviste ai giovani della notte di Luisa

Quali sono i tuoi sogni?
Sogno di essere felice. Può sembrare banale come risposta ma la verità è che tutto quello che faccio, lo faccio per raggiungere la felicità.
Forse è così per tutti, ma non tutti lo sanno. Così spero di essere una donna in carriera, di avere un buono stipendio, di viaggiare, di trovare l’amore della mia vita, di trovarne cento, di incontrare persone che lascino il segno, di avere sempre amici al mio fianco, di avere la forza di affrontare la vita.

Che lavoro fai/ vorresti fare?
Ho appena trovato lavoro per un’azienda che importa vini in Cina.
È esattamente quello che volevo fare, considerando che rispecchia sia il mio percorso di studi (Lingue e letterature straniere), sia la mia passione per la Cina. In futuro mi vedo come libera professionista nello stesso settore.

Come vivi il fine settimana? Cosa fai di solito con gli amici?
Durante i fine settimana cerco di dimenticare tutti i problemi che succedono dal lunedì al venerdì, chiamo i miei amici, esco, vado a ballare, organizzo cene ed escursioni. Diciamo che non sono una tipa da “venerdì sera guardiamo un film”.

Credi in Cristo?
Non credo in Cristo. Non so se posso dire di aver mai creduto, da bambina andavo a Messa e dicevo le mie preghierine tutte le sere, spronata da mia madre che è molto credente.
Ho perso la fede con l’arrivo dell’adolescenza, la conoscenza della filosofia, della storia, con l’arrivo di una maggiore consapevolezza del mondo. Forse la verità è che non ho mai avuto fede, ma l’abitudine di certi riti che comunque appartengono alla nostra cultura.
Ho letto la Bibbia per cercare la cosiddetta Verità, ho ascoltato molti oratori, ma per quanto ritenga che probabilmente il cristianesimo abbia portato alla cultura occidentale un messaggio di amore, speranza e tolleranza fondamentale, non riesco a trovare in un essere superiore e sconosciuto questa Verità.

Partecipi alla Messa? Motiva la tua risposta
No, l’istituzione ecclesiastica è stata la prima cosa che ho messo in discussione quando ho avuto la mia “crisi religiosa”. Una chiesa fatta di uomini non potrà mai portare la parola di Dio e la storia ne è testimone.

Hai altro da aggiungere riguardo il rapporto giovani-fede?
Temo che la nostra generazione si stia allontanando sempre di più dai valori proclamati nei testi sacri. Si pensi solo alla facilità con cui viene accettato il divorzio oggi, alla leggerezza con cui viene affrontato il matrimonio o all’accettazione dell’omosessualità come legittima. Questo spostamento sulla bilancia dei valori è, secondo me, la causa principale della crisi in questo rapporto.