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Il Vescovo Carlo ha conosciuto i Tipi Loschi

Di Mario Vagnoni

GROTTAMMARE – Con grande gioia, venerdì 31 gennaio, la nostra Compagnia dei Tipi Loschi del beato Pier Giorgio Frassati, ha accolto a casa San Francesco de Paola insieme alle missionarie del Sacro Cuore, Sua Eccellezza Mons. Carlo Bresciani, che ha accettato di festeggiare con una messa, uno dei patroni della nostra Compagnia, San Giovanni Bosco, grande educatore dei giovani.

L’accoglienza del vescovo è stata calorosa ed affettuosa, c’erano famiglie con bambini e molti giovani. Il nostro pastore ha distribuito sorrisi ed incoraggiamenti come un padre per i figli e si è creato da subito un clima familiare.
Nella chiesetta abbiamo chiesto l’intercessione di san Francesco de Paola sul vescovo e abbiamo invocato con un canto lo Spirito Santo.

La messa si è celebrata nel tendone e durante l’omelia il vescovo ci ha esortato a seguire l’esempio educativo di San Giovanni Bosco.
Il vescovo ci ha ricordato che l’educazione non è solo frutto di conoscenze accumulate in anni di studi, pur importanti e necessari, ma è anche frutto di una formazione globale della persona.

La persona cresce quando la si educa alle virtù, cioè la si orienta al bene, all’onestà e al rispetto dell’altro. Educare un ragazzo significa orientarlo a fare buone scelte che comportano anche sacrifici, rinunce, non per un di meno, ma per un di più, perchè la sua volontà sia allenata a orientarsi verso il Bene, cioè verso la volontà di Dio, perchè solo in essa scopre la felicità e il senso della sua vita.

Questo era l’intento di San Giovanni Bosco che usava appunto il metodo educativo preventivo: prevenire è meglio che curare e rifacendosi alla pagina evangelica del granellino di senapa che se ben coltivato porta molto frutto, il vescovo ci ha ricordato di preparare il terreno del nostro cuore, della nostra volontà, ad accogliere la grazia di Dio che opera in noi frutti di santità. La grazia di Dio agisce se però il nostro cuore, cioè la nostra volontà glielo permettono. Il seme della santità messo in noi con il Battesimo va alimentato, con la preghiera, i sacramenti e le opere di carità.

Il vescovo ha citato anche la prima lettura dove Davide ha usato male il suo potere prendendo la moglie di un suo suddito e per coprire il suo peccato, prima ha ingannato e poi ucciso il marito di Betsabea. Qui Davide non ha rinunciato al peccato, si è lasciato ingannare dalla tentazione, ha chiuso la porta alla grazia e questo rischio lo corriamo tutti noi quando ci allontaniamo dalla Volontà di Dio e seguiamo la nostra volontà.

Per questo San Giovanni Bosco ci insegna che l’educazione è cosa del cuore non solo della mente.
Ci siamo tutti sentiti coinvolti dalle parole del vescovo, perchè anche noi come Compagnia dei Tipi Loschi, abbiamo a cuore l’educazione dei giovani e li vogliamo accompagnare perchè crescano come persone, buoni cistiani e onesti cittadini che camminano dietro a Gesù in una via di santità. Dopo la messa abbiamo festeggiato il nostro patrono nel salone delle missionarie, facendo gustare al vescovo i nostri dolci in un clima di sana allegria.

Siamo tutti rimasti colpiti dalla semplicità e familiarità del vescovo Carlo, sembrava che era venuto a San Francesco già tante altre volte, mentre era solo la prima visita e speriamo l’inizio di una lunga serie.

Grazie Eccellenza di questa serata che ci ha permesso di vivere insieme a lei e le promettiamo per intercessione di San Giovanni Bosco di seguirla nell’obbedienza.