RIPATRANSONE – Nel pomeriggio di ieri presso la parrocchia di San Savino si è tenuta alle ore 16:00 la Solenne Celebrazione Eucaristica animata dal coro parrocchiale, con la presenza dei ragazzi ACR e delle loro famiglie.
Al termine della celebrazione è seguita la processione con la statua di Sant’Antonio con la partecipazione dei cantori di Sant’Antonio e del Vescovo Carlo che è arrivato proprio al termine della celebrazione.
Sua Eccellenza è stato accolta da un grande applauso da parte della comunità di San Savino e delle autorità del comune di Ripatransone tra le quali il sindaco Remo Bruni.

Il parroco don Lanfranco ha dato il benvenuto al Vescovo con le seguenti parole:” Benvenuto, benvenuto a casa sua, perché lei è padre di tutta la diocesi. Grazie eccellenza perché lei ci profetizza in maniera concreta, visibile e gioiosa il motto di don Milani I care, mi interessa, mi sta a cuore. Lei ci testimonia, ad una settimana dal suo arrivo in mezzo a noi, quella Chiesa in uscita tanto desiderata da Papa Francesco, una Chiesa che arriva alle periferie geografiche ed esistenziali dell’uomo. Grazie Eccellenza perché lei è il segno visibile di questa presenza, di questa Chiesa che deve andare avanti unita”.

Quindi un ragazzo e una ragazza della parrocchia hanno letto un messaggio per il Vescovo:” Dopo la città di Ripatransone questa sera giunge a San Savino: tutta la nostra parrocchia è in festa, lieta di accoglierla tra la sua gente. Sappiamo che in questi giorni sta imparando a conoscere il territorio diocesano, articolato dalle cime innevate di Montalto fino alla sabbia delle spiagge di San Benedetto. Per cui siamo felicissimi che una delle sue prime mete sia stata proprio la nostra piccola comunità. Questa nostra parrocchia si compone di poco più di 130 famiglie, distribuite in maniera frammentata su un territorio che a dispetto delle apparenze risulta molto esteso. A questa frammentazione la gente ha risposto facendo quadrato attorno al perno della città, la piccola chiesetta di San Savino. Questa chiesa è forse il luogo di partenza di molte nostre storie; ha visto molti ragazzi giocare e sbucciarsi qualche ginocchio nella piazzetta, molte amicizie sbocciare e rinsaldarsi col tempo, insomma c’è e c’è stata per molto tempo nei nostri momenti migliori. Chi di noi, si impegnava nelle attività della parrocchia per rendere l’Eucaristia a suo modo speciale per catturare l’attenzione delle persone che vi partecipano e aiutarli a spalancare le porte dei loro cuori a Dio”.
Ha proseguito poi il ragazzo “Per preparare il Natale abbiamo scelto come piano fondamentale il banchetto; e quale migliore occasione di una tavola imbandita per mandare un invito ad un caro amico? E lo abbiamo fatto, si ricorda la nostra e-mail? Con lei vogliamo continuare a stare intorno ad una tavola, rimanendo seduti a conversare favoriti dal clima familiare creato dal banchetto. In questo modo ci si può conoscere meglio e divenire buoni amici.
Ecco perché le siamo grati oggi per aver risposto all’invito inviato quella notte di Natale, e non vediamo l’ora di farci una chiacchierata con lei per conoscerla meglio.
Per fare in modo che lei possa raggiungere chiunque dovesse porgere un invito simile al nostro, vogliamo anche regalarle questo navigatore così che questo dedalo di strade marchigiane, ancora sconosciute per lei, diventi meno ostico da decifrare. Grazie”.

Il Vescovo ha così risposto: “Vi ringrazio di questa accoglienza. Voi avete cantato Esci dalla tua terra Abramo, grazie, mi fa piacere, ma Gesù questo lo dice a tutti, lo dice anche a voi, perché tutti noi dobbiamo uscire dal nostro piccolo mondo nel quale cerchiamo di proteggerci, nel quale cerchiamo, qualche volta, i nostri piccoli egoismi.
Dobbiamo uscire per fare quello che Gesù ha chiesto a Pietro, Andrea, Giacomo e Giovanni nel Vangelo di oggi.
Siamo pronti a fare come Pietro che subito lasciate le reti lo seguì?
Vi lascio questa domanda: sono pronto io?
Perché solo così possiamo andare verso quelle periferie che il vostro parroco ricordava, solo così possiamo imparare a fare comunità.
E solo così possiamo essere cristiani.
Quindi camminiamo insieme, allora diventrerà più bella la comunità, sarà più bella la vostra Chiesa.
Allora sarà davvero qui presente in mezzo a voi Nostro Signore
“.
Al termine dell’intervento il Vescovo ha chiesto a tutti di accompagnarlo con la preghiera: “Io ci conto – ha detto – perché è un modo attraverso il quale voi potete collaborare molto, molto alla missione del Vescovo in questa diocesi“.

Oltre al navigatore, la comunità di San Savino ha voluto fare altri due doni a Sua Eccellenza: un libro che raccoglie la storia della comunità, pubblicato in occasione dei 75 anni della costruzione della chiesa di San Savino, nel 2012, ed un cesto con i prodotti tipici della campagna; non è mancata un’esibizione dei Cantori di Sant’Antonio presenti per l’occasione.

E’ quindi uscita la processione in onore di Sant’Antonio per la benedizione della campagna che è stata data dal Vescovo Bresciani. Una volta tornati in chiesa, dopo la benedizione di Sua Eccellenza ai fedeli, il parroco ha invitato tutti presso il salone parrocchiale per festeggiare con un panino con la porchetta e qualche dolcetto.

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