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SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Il 24 gennaio, si festeggia San Francesco di Sales, patrono dei giornalisti. Nella giornata mondiale delle comunicazioni sociali, i giornalisti della nostra diocesi hanno incontrato il Vescovo Carlo.

L’incontro si è tenuto nel Centro della Caritas Diocesana, dove è stata celebrata la S. Messa presieduta da Mons. Carlo Bresciani.
Durante l’omelia il Vescovo ha sottolineato il forte bisogno di creare presenze costruttive all’interno di una comunità.
“Costruire una comunità nel nome del Signore, dove il conflitto deve essere placato con il dialogo, la comunicazione, la relazione…Dobbiamo costruire ponti. Ognuno di noi è diverso dall’altro, perché Dio ci ha creato così. Impariamo ad accettare le diversità altrui ma soprattutto, impariamo a rispondere al male con il bene! Tutti siamo figli di Dio, mediante il battesimo, tutti siamo consacrati a Lui…la parzialità distorce e il Signore deve aiutarci a cogliere il buono…”

Infine, prima di concludere la sua omelia, Mons Bresciani esorta tutti ad essere cristiani saldi nel Signore,imparando a sostare nell’ascolto. “Il cristianesimo è comunicare, portare la buona notizia, cioè , l’amore di Dio…Impariamo a cercare, nel filo rosso della storia…Impariamo a cercarlo nelle diverse professioni, cerchiamo di cogliere l’aspetto di verità…attraverso la carità intellettuale”.

Conclusa la celebrazione eucaristica, il nuovo Vescovo della Diocesi di San Benedetto del tronto – Ripatransone – Montalto, ha voluto incontrare i giornalisti per una conferenza stampa.
Dopo l’indirizzo di saluto del rappresentante dei giornalisti cattolici Vincenzo Varagona, prende la parola il Direttore della nostra testata Pietro Pompei, il quale, ringraziando tutti i presenti per la numerosa partecipazione, coglie l’occasione per portare i saluti del Vescovo Emerito Mons. Gervasio Gestori.

Durante la conferenza, emergono le prime impressioni e considerazioni del nuovo Vescovo Truentino, “Ho ringraziato il Signore per i momenti vissuti nel giorno del mio ingresso in Diocesi, sono rimasto colpito dal raccoglimento dei fedeli in Duomo e sinceramente, non mi aspettavo la grande affluenza dei giovani arrivati in Piazza Matteotti per accogliermi…Ho avuto l’impressione di una Chiesa viva!”

A chi gli chiede se ha dei programmi in mente, Mons. Bresciani risponde di non aver programmi specifici. Per ora, il suo unico “programma” è quello di conoscere i suoi sacerdoti, le parrocchie e le varie realtà diocesane.

Il Vescovo risponde ad una domanda sulle comunità di laici sorte dopo il Concilio Vaticano II e prima di concludere la conferenza affronta i delicati temi di attualità, soffermandosi sul delicato momento che vive la nostra società, dalla crisi economica alla crisi dell’animo. Sant Agostino diceva che Il tempo passato non fu migliore, bensì peggiore del presente…Chi di noi verrebbe tornare a 30 anni fa? Senza negare i difficili problemi che abbiamo di fronte…non mi sento di dire che tutto è negativo, lamentarsi serve a poco. Il peccato non è eliminato da noi. Anche la Chiesa, che è una realtà di grazia, è segnata dal peccato, dobbiamo imparare a chiamare il male con il suo nome, siamo tutti in cammino, non perdiamo la speranza!

Affronta  lo spinoso tema delle coppie omosessuali, ribadendo che la Dottrina della Chiesa, il Vangelo, parlano chiaro, senza lasciar spazio a fraitendimenti. “Dobbiamo avere dei rapporti personali diversi, la Dottrina non può essere usata come una clava per percuotere la testa delle persone. Quando vuoi bene ad una persona, continuerai  a volergli bene indipendentemente dalle scelte che farà, pur non condividendole, continuerai a volergli bene”.

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