In Sud Sudan il numero di sfollati è cresciuto rapidamente ed ha superato ben oltre il mezzo milione di persone, che si stima abbiano lasciato le proprie case. 494.000 sono ancora all’interno del Paese, mentre 86.000 sono fuggite nei Paesi vicini.
Per quanto concerne gli sfollati, circa 70.000 hanno trovato rifugio presso i centri Protection of Civilian della Missione delle Nazioni Unite in Sud Sudan; in questi centri, quasi l’80% sono donne e bambini.
Questa mattina è atterrato all’aeroporto internazionale di Juba il primo dei due aerei, ognuno contenente 35 tonnellate di aiuti umanitari per bambini e donne del Sud Sudan.
Il prossimo aereo arriverà giovedì mattina, portando ulteriori scorte mediche e acqua.
“Questi aiuti essenziali salva vita aiuteranno migliaia di bambini e donne che hanno un disperato bisogno di aiuto” ha detto Dermot Carty, vice-direttore Unicef per i programmi di emergenza: “I bambini stanno morendo per malnutrizione e malattie – come il morbillo e la malaria- che potrebbero essere prevenute in condizioni di pace.
Il nostro appello più urgente è ora rivolto a tutte le parti coinvolte nel conflitto: assicurino che questi aiuti umanitari siano trasportati e distribuiti in condizioni di sicurezza a tutti i bambini vittime di questo conflitto. Ogni giorno che perdiamo, lo perdiamo nei confronti dei bambini del Sud Sudan”.

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