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Scusi, che ora è? L’ora di abbonarsi al Messaggero di Sant’Antonio

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Siamo agli inizi di un nuovo anno, un passaggio che porta inevitabilmente a riflettere sul tempo che scorre via inesorabile.
E proprio al tempo è dedicato l’editoriale del primo numero del 2014 del «Messaggero di sant’Antonio», la rivista dei frati minori conventuali che conta circa 500 mila abbonati in tutta Italia.
«C’è un “tempo cronologico”, esterno a noi, misurato da orologi sempre più sofisticati e un “tempo esistenziale”, personale, misurato dal cuore oltre che dalla testa», scrive il direttore fra Fabio Scarsato.
E se il primo (chrónos) scandisce la successione dei giorni, magari con un velo di pessimismo (il tempo che se ne va, appunto), il secondo (kairós) ci fa entrare in una dimensione esistenziale, personale, colma di emozioni e pensieri (la bellezza di percepire con speranza ciò che verrà). Il primo ci collega, in un certo senso, alla morte, il secondo a
Gesù Cristo che la morte ha vinto. In questo inizio d’anno spetta «a ciascuno di noi  decidere con quale “tempo” sintonizzare il proprio orologio».
Forti di questo augurio, ci inoltriamo alla scoperta delle novità che questo primo numero del 2014 del «Messaggero di sant’Antonio» riserva, a cominciare da tre nuove rubriche.
La prima, che sarà affidata di mese in mese a una penna differente, è dedicata, come suggerisce il nome stesso (Famiglia è bello), alla famiglia, in vista dell’Assemblea speciale del Sinodo dei vescovi proprio a essa dedicato (ottobre 2014). Il primo appuntamento con la nuova rubrica (tema: «giovani e famiglia») è curato da monsignor Domenico Sigalini.
La seconda nuova rubrica è Venite e vedete: tre pagine nelle quali si racconterà la semplice vita quotidiana di alcune fraternità francescane. Curatore delle pagine fra Fabio Scarsato, che, per realizzarle, sarà itinerante nei conventi francescani d’Italia.
Vi perseguiteranno… , la terza new entry, è invece una rubrica dedicata alle vicende dei tanti cristiani o credenti di altre religioni perseguitati a causa del proprio credo. Anche in questo caso la rubrica sarà affidata a nomi diversi. Inaugura la serie Alberto Friso, con un’intervista al Patriarca della chiesa cattolica di Alessandria dei Copti, Ibrahim Isaac Sidrak.
Ma le novità non si fermano qui. Nuove, infatti, sono anche le pagine di catechesi, Beati voi…., dedicate al tema delle beatitudini e che vorrebbero aiutare i lettori a prepararsi al grande Convegno ecclesiale di Firenze 2015, che verterà sul tema In Gesù Cristo il nuovo umanesimo.
Il tema sarà affrontato, in modo chiaro e con taglio divulgativo, da Simone Morandini, teologo, Chiara Giaccardi, sociologa, e Adriano Fabris filosofo (che cura le prime tre pagine introduttive), tutti e tre membri della Giunta che si occupa di preparare il Convegno ecclesiale.
Non mancano ovviamente il dossier (Bussando alle porte dell’Italia, a firma di Vittoria
Prisciandaro, dedicato al tema dei Rifugiati, in vista della centesima Giornata del migrante e del Rifugiato,che ricorrerà domenica 19 gennaio), articoli di cultura (Pollock e gli irascibili, di Luisa Santinello; l’intervista all’islamista Mohamed Haddad a cura di Giulia Cananzi; l’intervista a Carla Fracci, curata da Laura Pisanello), pezzi di approfondimento (Nulla se non le parole, di Nicoletta Masetto, che affronta il tema della «memoria» in occasione della omonima Giornata del 27 gennaio), e di attualità (Restituiamo dignità alla famiglia, colloquio con Stefano Zamagni, a cura di Sabina Fadel, in vista della Giornata per la vita del prossimo 2 febbraio).