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Martinsicuro, fanno discutere le condizioni del Vibrata: il Comune chiede un intervento celere

foce vibrataMARTINSICURO – Nel corso dell’incontro del 3 dicembre scorso, l’amministrazione comunale di Martinsicuro ha evidenziato le condizioni critiche e la situazione di grave pericolo legate al rischio di straripamento del fiume Vibrata. In seguito alle rovinose e torrenziali piogge che si sono abbattute sul litorale teramano il 2 dicembre scorso, la giunta Camaioni chiede un intervento tempestivo per arginare quanto prima il fenomeno erosivo in corso. Il primo cittadino rende noto, che gli organi preposti alla riqualificazione dell’argine sinistro del torrente sono stati più volte avvisati e sollecitati ad intervenire con una certa urgenza, a causa delle condizioni gravose in cui il Vibrata verte tutt’oggi.

“Il 10 ottobre del 2011 in Comune – ha dichiarato Camaioni – si è tenuta una conferenza di servizi per l’analisi, la valutazione, la programmazione e l’attuazione di interventi necessari per la messa in sicurezza del Vibrata, nel corso del quale i Sindaci di Martinsicuro e Alba Adriatica hanno espresso la loro preoccupazione per il rischio di esondazione. In quella circostanza è stata ribadita la necessità della messa in sicurezza del torrente, in quanto sia gli argini che la sezione idraulica sono fortemente ridotti e in alcuni casi sembrerebbero insufficienti a contenere la piena”.

La Provincia ha messo a disposizione 350 mila euro per l’emergenza alluvionale del marzo 2011, a cui vanno ad aggiungersi fondi FAS per 250 mila euro stanziati dal programma per gli interventi idraulici.

“Nel corso dell’ultimo anno – continua il primo cittadino – si sono succedute numerose segnalazioni firmate dai Sindaci di Martinsicuro e Alba Adriatica. La Regione Abruzzo ci informa che ‘nel Comune intento a risolvere le note criticità presenti sulle aste fluviali, veniva stimato un intervento pari a 600 mila euro utile a risolvere le problematiche esistenti alla foce del Vibrata’.”

In particolare si chiede alla Provincia di Teramo e alla Regione Abruzzo “di attivare un intervento d’urgenza per la ricostruzione dell’argine franato e di accelerare i lavori di messa in sicurezza degli argini e della sezione idraulica con asportazione dei detriti sotto i ponti, abbassamento del letto e rinforzo degli stessi ponti e alla foce del torrente per eliminare il pericolo dell’incolumità fisica della popolazione di Villa Rosa”.