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REGIONE MARCHE – Pubblichiamo il comunicato di Federparchi Marche: “Si sta discutendo in queste ore presso la Regione Marche di attuare tagli insostenibili ai bilanci dei Parchi, tanto da renderli inattivi.
La mannaia dei tagli sui Parchi è già scesa in un recentissimo passato tanto che altre restrizioni significherebbero soffocare il funzionamento stesso dei Parchi, sopprimendone in modo definitivo le capacità di funzionamento e le possibilità di investire sul territorio.
I Parchi stanno facendo la loro parte ormai da tempo, comportandosi con responsabilità, da un lato riducendo i costi, anche quelli del consiglio direttivo che dà l’ apporto senza percepire alcunchè e, dall’altro, incrementando per quanto possibile le entrate extraregionali. Il punto ora è che neanche questo sarà sufficiente a garantire il futuro dei Parchi e, per la prima volta, crediamo sia indispensabile una mobilitazione ampia a sostegno di questo straordinario patrimonio naturalistico, professionale, economico e culturale che le aree protette rappresentano anche nella regione Marche.
Il controsenso evidente è che non più tardi del 28 novembre la Regione Marche ha dedicato una giornata alla Green Economy legata alle Aree protette che occupano il 10% del territorio regionale.
I dati riportati in quell’ osservatorio sono: gli arrivi di turisti legati ai Parchi sono del 41%.
A novembre inoltre, si è tornati da Bruxelles con la CETS, la Carta Europea del Turismo Sostenibile. La Regione Marche è l’ unica in Italia ad avere tutti i Parchi certificati. Domani e dopodomani invece, a Roma, il Ministero dell’Ambiente, insieme a Federparchi, Unioncamere e Fondazione per lo sviluppo sostenibile, organizza la prima Conferenza nazionale sulla biodiversità dal titolo: “La Natura dell’Italia.
Biodiversità e Aree protette: la green economy per il rilancio del Paese”.
In pratica a livello nazionale per il rilancio dell’ economia si intende ripartire dall’ ambiente e dai Parchi, ma le Marche, con questa manovra, si chiamano di fatto fuori da tutto questo. Ed è all’ assessore regionale all’Ambiente Maura Malaspina, che ha disatteso completamente le aspettative che chiediamo: si rende conto Assessore che rendere i Parchi inattivi arrecherebbe un danno enorme all’ambiente, all’economia regionale ed alle possibilità di occupazione legate alle Green Economy, perché significherebbe la impossibilità di continuare a svolgere qualunque tipo di impegno per il territorio ed una grande incognita per il futuro?
Si rende conto che la chiusura dei Parchi comporterebbe ricadute negative fortissime su tutta la Regione perché le Aree protette significano tutela e sviluppo sostenibile, crescita economica ed occupazionale?
Significano progetti per lo sviluppo di: turismo, agricoltura di qualità, mobilità dolce, infrastrutture ‘verdi’, manutenzione, tutela della biodiversità, prevenzione ambientale, conservazione del paesaggio, cultura, archeologia, tradizioni, tipicità, eno-gastronomia, educazione ambientale e tantissimo altro.
Questa manovra da parte della Regione Marche diventerebbe un grosso boomerang, una manovra dissennata per il territorio regionale, che andrebbe a toccare un comparto sano, che porta economia positiva nel territorio.
I Parchi vengono sostenuti a livello mondiale anche perché sono legati all’ economia ‘Green’ che sta volando alto e si sta sviluppando a vista d’ occhio, a differenza di altre tipologie di economie.
Cosa significa sostenibilità?
Impegnarsi per l’ alta qualità della vita, abbinata a benessere, a crescita economica ed a possibilità occupazionali. In pratica le Aree protette sono la garanzia di arrivarci ad un futuro.
Sostenere i Parchi significa indirizzare il futuro dei nostri figli verso la sostenibilità. Significa garantir loro che il pianeta resisterà ai continui attacchi dell’ uomo perché l’ elemento culturale della ‘sostenibilità’, si auspica che in prossimo futuro possa prendere il sopravvento sull’ ignoranza ambientale.
E fino a che avremo voce, difenderemo la causa dei Parchi ed il diritto ad avere un futuro migliore ma lei, Assessore Malaspina, dov’è?

Per tutti i motivi elencati sopra, Federparchi Marche, i Parchi Regionali: Parco del Conero, il San Bartolo, il Gola della Rossa Frasassi e il Sasso Simone Simoncello, con alle Riserve Naturali della Sentina, Ripa Bianca, San Vicino e Canfaito, Furlo, Fiastra e Torricchio, unitamente a tutti quelli, cittadini associazioni, pubblico e privato che vorranno sostenere la causa del diritto ai Parchi e ad un futuro migliore

Comunichiamo che:
Lunedì 16 dicembre alle ore 10 – Manifestazione di dissenso di fronte alla Regione Marche, in via Gentile da Fabriano

Inoltre il Parco del Conero comunica anche che:
GIOVEDI’ 12 dicembre 2013 alle ore 17,30
si terrà la consulta aperta Presso il Conero Golf Club di Sirolo per chi volesse partecipare”.

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