StampaMARTINSICURO – Venerdì 25 ottobre alle ore 17 presso la Sala Consiliare del Comune di Martinsicuro verrà presentato il progetto “My Town Our Lives”. L’obiettivo del progetto MyTol è ridurre l’insicurezza sociale della zona Tronto, riqualificando e rivivificando l’area del canale, aumentando la partecipazione dei cittadini al mantenimento e alla salvaguardia del decoro urbano. I diversi partners coinvolti nel progetto sono la Croce Verde ANPAS, la Onlus On the Road e il centro di educazione ambientale Scuola Blu.

In mattinata, invece, si terrà una passeggiata organizzata dall’assessorato ai Servizi Sociali in collaborazione con la Corce Verde e la Scuola Blu e la partecipazione dell’Istituto Comprensivo.

Il progetto è rivolto a tutti i cittadini, in particolare ai residenti nella zona Tronto.

Il progetto MyTol – si legge in una nota – si basa sul coinvolgimento attivo dei destinatari. Punto di forza e innovazione è la creazione di un Social Blog MyTol, luogo privilegiato di ricostruzione del legame cittadino – quartiere, grazie alla velocità di comunicazione, all’ampia diffusione e all’incisività ed all’anonimato. Saranno presenti anche esperti che forniranno informazioni ed aiuto per famiglie che vivono un disagio provocato dalla tossicodipendenza e per donne (soprattutto adolescenti) con problemi di dipendenza in generale o a rischio di comportamenti devianti. L’obiettivo del progetto MyTol è ridurre l’insicurezza sociale della zona Tronto, riqualificando l’area del canale simbolo del degrado legato alla tossicodipendenza. Ne consegue una riappropriazione dello spazio fisico e sociale del percorso pedonale del canale de una rivitalizzazione urbanistica, basta su una corretta sorveglianza spontanea di cittadinanza attiva che contrastino il degrado urbano.

Il progetto prevede in sostanza una serie di azioni di sensibilizzazione e formazione, e di prevenzione specie per i ragazzi delle medie, e azioni di supporto e sostegno contro la tossicodipendenza, con una sezione specifica per le dipendenze di genere.

Il progetto è stato finanziato con fondi FAS per un contributo regionale che ammonta a circa 56 mila euro di cui un cofinanziamento dell’11% a spese del Comune.

“L’obiettivo primario della nostra Amministrazione – ha dichiarato il Sindaco Camaioni – è quello di riqualificare un’area degradata. Da questa buona intuizione sono nate le premesse per ottenere il finanziamento in questione. “Mi piace ricordare – conclude il primo cittadino – che le ultime amministrazioni che si sono alternate non hanno mai pensato di mettere mano ad una riqualificazione dell’area in questione.”

MyTol si caratterizzerà per un’incisiva campagna di comunicazione e sensibilizzazione: in collaborazione con i partners coinvolti nel progetto, si organizzeranno giornate contro la tossicodipendenza (bonifica dalle siringhe utilizzate nel canale, incontri di sensibilizzazione al rispetto e alla cura del bene pubblico, ecc.). Successivamente, si procederà con gli interventi di riqualificazione urbana dell’area attraverso l’installazione di uno sgambatoio per cani, uso di recinti, pavimentazioni, e ripristino della segnaletica stradale e migliorie relative all’impianto di illuminazione. In ultimo, si affronteranno i problemi legati alla tossicodipendenza e i comportamenti correlati come spaccio e prostituzione, furti ecc., puntando ad un’azione di prevenzione nelle scuole. Le associazioni operanti sul territorio organizzeranno eventi per aumentare la vitalità cittadine dell’area e favorire la socializzazione del quartiere (passeggiate ecologiche, maratone). In questa fase si attiverà anche il Social Blog MyTol per fornire un supporto ai giovani che vivono in contesti relazionali ad alto rischio o vittime non solo della tossicodipendenza, ma anche da abuso di alcool e altre droghe sintetiche, e ovviamente le famiglie con problemi di dipendenza. Il blog, oltre a consentire uno scambio di esperienze e condivisone, darà la possibilità di ricevere risposte concrete sui corretto comportamento e sulle possibilità di recupero. Il blog sarà gestito da personale esperto (una psicologa e un educatore) che risponderanno alle domande degli utenti due volte alla settimana per un periodo di 8 mesi, duranti i quali valuteranno l’efficacia dello strumento e quindi l’eventuale possibilità di proseguire con il diario.

 

 

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