Padre Matteo Ricci

Un auspicio corale affinché si superi lo stallo nella causa di beatificazione di Xu Guangqi, lo scienziato cinese che si convertì al cattolicesimo, amico intimo del famoso gesuita Matteo Ricci che viaggiò per tutta la Cina. In modo tale che le due canonizzazioni possano procedere ed essere celebrate insieme. E’ quanto emerso ieri pomeriggio a Roma, nella sede di Radio Vaticana, durante la presentazione del volume “Un cristiano alla corte dei Ming. Xu Guangqi e il dialogo culturale tra Cina e Occidente”, a cura di Elisa Giunipero. Xu Guangqi, battezzato con il nome di Paolo, visse alla corte imperiale cinese a cavallo tra il XVI e XVII secolo. Confuciano e cattolico al tempo stesso, è ricordato in Cina per essere “il primo cinese ad aver assimilato la cultura cinese e quella occidentale”. Nel 2011 la diocesi di Shangai è stata autorizzata dalla Santa Sede ad avviare la sua causa di beatificazione, che dovrebbe unirsi a quella di Matteo Ricci, già a buon punto. Ma per la causa di Xu Guangqi ci sono state delle difficoltà iniziali da parte delle autorità cinesi. “Sarebbe bello – ha auspicato il card. Fernando Filoni, prefetto della Congregazione per l’evangelizzazione dei popoli – che come nella vita Matteo Ricci e Xu Guangqi sono stati legati sotto tanti aspetti, possano essere visti oggi nella loro esemplarità di uomini che fanno dialogare Oriente e Occidente, nella fedeltà alla fede”.

Secondo il card. Filoni, Xu Guangqi è inoltre un modello “esemplare per le relazioni tra la Cina e la Santa Sede”. Anche il direttore della Sala Stampa della Santa Sede padre Federico Lombardi ha raccontato il suo interesse per la figura di questo studioso cinese, nato durante un viaggio in Cina nel 1988 e poi approfondito in occasione della mostra su Matteo Ricci in Vaticano. “Non si può capire Matteo Ricci senza considerare il suo dialogo e la sua amicizia con i cinesi – ha detto p. Lombardi -, per cui non si può pensare una figura senza l’altra”. Ricordando che Papa Francesco richiama spesso il valore della “cultura dell’incontro” tra persone, “costruttiva per i popoli e l’umanità”, padre Lombardi ha auspicato che “l’incontro tra Ricci e Guangqi sia un modello ispiratore fortissimo per tutti i nostri rapporti con la Cina”.
Ren Yanli, docente all’Accademia cinese delle scienze sociali e membro dei comitati storici delle rispettive cause di beatificazione, ha detto che “la paura delle autorità cinesi è senza ragione”, ma devono rendersi conto “che non si può bloccare tutto: gli studi su Xu Guangqi vanno avanti. Speriamo che i due possano essere dichiarati insieme beati e poi santi”. Il fondatore della Comunità S.Egidio Andrea Riccardi ha infine sottolineato il valore e l’attualità di questa figura “nel mettere in relazione e creare un ponte tre mondi: Cina, Occidente e Chiesa cattolica”.

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