Chiara e Slava

GROTTAMMARE – Abbiamo intervistato Chiara e Slava una giovane coppia di sposi novelli di Grottammare che ci hanno testimoniato il loro percorso di coppia, l’incontro con Papa Francesco e come desiderano costruire la loro famiglia.

Chiara come ti sei conosciuta con Slava?
Io e slava ci siamo conosciuti quando eravamo piccoli.
Slava originario della Russia veniva ospitato dai miei zii ogni estate per le vacanze. Crescendo, sentendosi accolto con molto amore e gioia, una volta compiuta la maggiore età decise di rimanere in Italia per sempre.
Durante gli anni, abbiamo condiviso molte giornate insieme e così tra noi e’nata una bellissima amicizia.
Poi pian piano questa amicizia si è tramutata in amore che ci ha legato fino ad oggi.

Cosa vuol dire sposarsi oggi?
Siamo  cresciuti in  famiglie che ci  hanno da sempre trasmesso  i valori dell’amore, del perdono, e del rispetto per l’altro.
Il matrimonio è un punto di inizio, da cui si parte per amarsi ogni giorno, vuol dire sacrificarsi per l’altro, perdonarsi a vicenda, è un legame indissolubile che unisce l’uomo alla donna e dà loro la grazia di convivere santamente, ed educare cristianamente i figli.

Quali difficoltà avete incontrato?
Non abbiamo avuto grandi difficoltà perché siamo sempre stati uniti in questo percorso e abbiamo sempre creduto nel matrimonio e nella preghiera.
Insieme stiamo facendo un cammino di fede che ci ha aiutato moltissimo a mettere sempre Cristo al primo posto: il cammino neo-catecumenale.

Cosa vi ha detto Papa Francesco quando lo avete incontrato durante l’udienza del mercoledì?
Papa Francesco, è una persona semplice, molto umile e affettuoso, sembra  un ‘nonno’.
Eravamo emozionatissimi prima di incontrarlo.
Il Papa avvicinandosi, ha rotto subito il ghiaccio con il suo sorriso, chiedendoci da dove eravamo venuti.
Poi ci ha dato la sua benedizione e un piccolo ricordo: il rosario.
È stato un momento molto commovente e pieno di felicità.

Cosa desideri per la tua famiglia?

Quando parliamo della famiglia ci viene subito in mente la luce di un fuoco che arde in un caminetto, essa è calore, unità, è luce che possiamo vedere negli occhi di chi si sveglia insieme a noi al mattino, perché ci si vuole bene l’uno con l altro, e non si è soli.

Anche noi, sulla base dell’educazione ricevuta e grazie alle nostre famiglie che ci hanno dato l’esempio, desideriamo costruire una famiglia che sia così piena di luce e di amore, fondata su Cristo… una famiglia cristiana.

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