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Marolda lascia la Samb, ha un problema alla caviglia e non vuole essere di peso

Il presidente della Samb Gianni Moneti

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Un bel gesto di onestà illumina il Riviera delle Palme. Quando si parla di calcio a fare notizia sono quasi sempre fatti deplorevoli che accadono all’interno o all’esterno degli impianti sportivi. Ma, a volte, ci sono gesti che meritano la ribalta mediatica molto più che le violenze. Questo è il caso del giocatore della Sambenedettese Tommaso Marolda che ha sentito il riacutizzarsi di un vecchio problema alla caviglia. Immediatamente ne ha messo al corrente la società mettendosi volontariamente fuori rosa. A riferire questo gesto è stato il presidente Gianni Moneti in persona durante la conferenza stampa che si è svolta ieri, 30 agosto, nella sala stampa Sabatino D’Angelo.

<<Nel mondo del calcio, dove si vedono tante cose brutte, ogni tanto si vede anche qualche cosa bella. – ha esordito il presidente Gianni Moneti – il calciatore Marolda, negli anni passati ha subito due interventi per delle calcificazioni alla caviglia negli anni passati. Sembrava tutto risolto ma dopo l’ultima amichevole ha sentito riacutizzarsi il problema. Immediatamente mi ha chiamato e mi ha detto di non voler rubare soldi a nessuno e siccome apprezza questa società non se la sentiva, con la sua dignità, di portare avanti la collaborazione quando non poteva dare il massimo. Quindi era meglio optare per un ritiro dalla carriera e basta. Questo è un gesto – ha proseguito il presidente della Samb – che ho molto apprezzato e mi ha portato a una decisione. Io in prima persona e la Samb, di conseguenza, resteremo vicino a questo ragazzo. Sono pronto a stargli vicino e dargli tutto il supporto del caso se decidesse di affrontare nuovamente l’operazione. Indipendentemente se vorrà continuare a giocare qui o altrove o se opterà per appendere le scarpette al chiodo>>.
L’attaccante, classe ’81, aveva sposato la causa dei rossoblù decidendo, per questa stagione, di scendere di categoria e passare dalla C2 all’eccellenza. Ad attirarlo qui il buon nome dei vertici societari ma soprattutto l’ambiente di San Benedetto e il blasone. Di sicuro di fronte a questo gesto non rimarranno insensibili i tifosi della Samb che, ne siamo sicuri, sapranno ringraziare a loro modo la sincerità e la lealtà del giocatore verso questa maglia.