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Diceva di essere il figlio di Dio

Da Zenit del 16/08/2013

Non era un intellettuale, né un filosofo. Non era neanche un ideologo. Era conosciuto come un guaritore, una persona buona e misericordiosa che curava e benediva gli storpi, i ciechi, i malati, e resuscitava i morti. Diceva di essere il Figlio di Dio, e questo fece così infuriare le autorità religiose da portarlo in Croce. I primi dodici che lo hanno seguito non avevano nulla di particolarmente straordinario, se non di averlo conosciuto, frequentato, ascoltato, accompagnato. Quell’incontro cambiò la vita a quegli uomini, al punto tale che il racconto di quella amicizia ha dato vita nei secoli alla religione più diffusa al mondo: il cristianesimo.

 

Partendo dal dato originario, cioè “l’incontro con il Cristo”, Davide Rondoni ha studiato la storia, gli ambienti, le persone che vissero in quel periodo storico cercando di penetrare la vicenda umana dei diversi personaggi di cui parlano i Vangeli. Il risultato di questa ricerca è un libro avvincente e sanguigno: “Gesù – un racconto sempre nuovo” edito da Piemme.

Nella presentazione, che si è svolta il 12 Agosto alla Palazzina Azzurra di San Benedetto del Tronto, l’autore ha spiegato che il suo “è un racconto, non un libro di storia né di teologia”. Sono innumerevoli i libri, i saggi e gli studi su Gesù, e miliardi di persone pensano di conoscere più o meno la storia del Nazareno. Discutendo però con alcuni amici della editrice Piemme, Rondoni ha osservato che, in realtà, pochi conoscono veramente la psicologia, il ruolo politico e religioso, il pensiero, la dimensione umana dei tanti personaggi che popolano i Vangeli. Per questo ha sentito la necessità di raccontare come l’incontro con colui che diceva di essere il figlio di Dio ha cambiato la vita di tutti coloro che lo hanno conosciuto.

Ha chiesto Rondoni: “Chi è Gesù? Cosa vuole il suo sgangherato gruppo di amici che sfida il potere dei sacerdoti e abbraccia la disperazione della gente? Chi è quell’uomo che carezza la fronte degli ammalati, perdona i peccatori e piange per la morte dell’amico?” E “perché faceva arrabbiare quelli che pensavano di conoscere Dio? Perché per il Cristo uno storpio valeva come un re ed una prostituta come una regina?”. E ancora: “Come è possibile che un rabbi considerato blasfemo dalle autorità religiose venne condannato alla più umiliante e dolorosa delle pene: la crocifissione?”.

Fedele alle fonti storiche, il libro scava nella mente e nei cuori di Erode il Grande, di Erode Antipa, della giovane Maria e di Giuseppe, di Giovanni il Battista, degli apostoli: Simone chiamato Pietro, Andrea, suo fratello; Giacomo di Zebedèo e Giovanni suo fratello, Filippo e Bartolomeo, Tommaso e Matteo il pubblicano, Giacomo di Alfeo e Giuda Taddeo, Simone il Cananeo e Giuda l’Iscariota, dei sacerdoti Hannah e Caiaphas, di Pilato e sua moglie.

Un attenzione particolare l’autore l’ha rivolta alle figure femminili, siano esse colluse con il potere che preziose alleate e sostenitrici del Nazareno. Nel racconto di Rondoni, anche figure minori come l’indemoniato, trovano spazio e vengono rilette nella logica dell’incontro con il Salvatore. I miracoli di Gesù vengono rivissuti nel dettaglio, così come le parabole e gli insegnamenti pregn di quel parlare tra l’oscuro e il profetico tipico di Gesù.

Gli incontri del Cristo con l’adultera, il paralitico, Lazzaro, o episodi come la moltiplicazione dei pani e i pesci, rivivono in una forma viva e originale. Rondoni riesce a descrivere persone e vicende suscitando e illuminando immagini quasi fosse un film storico. La stessa figura di Gesù viene raccontata nella sua profonda dimensione umana e profetica.  Notevoli anche le suggestioni e le ipotesi che Rondoni solleva, come la vicenda dell’apostolo Giovanni, giovane studente che intendeva accedere alla classe sacerdotale, il quale venne conquistato da Gesù, così come Nicodemo e Giuseppe d’Arimatea. Curiosa e singolare l’ipotesi di Giuda Escariota che, secondo l’autore, non intendeva tradire Gesù bensì favorire un incontro con la classe sacerdotale per evitare lo scontro frontale.

Davide Rondoni, è poeta e scrittore. Ha fondato e dirige il Centro di Poesia Contemporanea in seno all’Università di Bologna. E’ stato fondatore e direttore della rivista “clanDestino”, è opinionista di “Avvenire” e critico letterario del supplemento domenicale de “Il Sole 24 Ore”. Dal 2006 conduce sull’emittente televisiva TV2000 “Antivirus”, un programma dedicato a poeti e poesia. Ha pubblicato varie raccolte poetiche e testi teatrali messi in scena dalle più affermate compagnie italiane. L’opera che lo ha imposto all’attenzione della critica è “Il bar del tempo” (Guanda, 1999).

Il libro Gesù  – un racconto sempre nuovo”  è stato presentato nell’ambito dell’iniziativa “Incontri con l’autore” promossa dal Comune di San Benedetto del Tronto, in collaborazione con “La Bibliofila”,  “I luoghi della scrittura”, “Leggere 54”, “Circolo Nautico Sambenedettese”, Servizi Italia, Hotel progresso e Hotel Calabresi.