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SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Ogni comune della nostra Chiesa Truentina ha una festa che la contraddistingue, sia religiosa sia civile. Entrambi gli elementi sono presenti nella festa della Madonna della Marina, uno dei simboli di San Benedetto del Tronto, un simbolo che testimonia la vocazione marinara e religiosa della città rivierasca.

La festa della madonna della Marina anima il fine luglio di San Benedetto e della Diocesi, ma fino al 1880 i festeggiamenti furono differenti, sia per la data (si festeggiava il 2 luglio, giorno della Visitazione di Maria Vergine) sia per l’organizzazione dei riti civili e religiosi. Non tutti sanno che prima del 1880, nell’ultima settimana di luglio vi era un’altra festa a San Benedetto, di origine settecentesca, denominata Madonna del Carmine, coinvolgente l’intera città, ma un grave deterioramento della statua, convinse l’allora parroco del paese Alto Don Nicolai ad annullare la processione, provocando il posticipo di tre settimane della festa della Madonna della Marina. Con questa sostituzione, l’antica festa della Madonna del Carmine, perse la sua importanza decennio dopo decennio, fino alla soppressione definitiva in coincidenza con lo scoppio della Grande Guerra.

Come detto, la Festa della Madonna della Marina comprende un insieme di manifestazioni civili e religiose. Siamo andati a bordo del motopeschereccio Federico Padre, affollato da sanbenedettesi e turisti, così come altri motopescherecci della marineria locale. L’icona della Madonna della Marina è sorvegliata da due marinai della Guardia Costiera, a bordo del peschereccio Umberto Padre della Famiglia Merlini, che ha ospitato il nostro Vescovo e altre autorità civili e religiose quali il vicario generale don Romualdo Scarponi, il Parroco della basilica Cattedrale Don Armando Moriconi e il vicario parrocchiale Don Luca Rammella, il Presidente della Provincia Piero Celani e il Sindaco di San Benedetto del Tronto Giovanni Gaspari.

Una sinfonia di botti provenienti dal molo Sud, hanno salutato l’Umberto Padre e la flotta di pescherecci a suo seguito.

Seguire la Processione in mare è un’esperienza indimenticabile per i locali e per i turisti. Nonostante la cappa di caldo, si possono vedere San Benedetto, il suo Porto e le ultime propaggini collinari da una visione privilegiata, respirando il vero odore del mare e aprendo la mente all’odore lavorativo di un motopeschereccio sanbenedettese, che fa del pescatore, spinto dal Vento dell’Adriatico, un eroe del nostro territorio, che affronta tutti i pericoli e le cattiverie che il mare a volte manifesta ai suoi occhi.

Quest’anno anche l’Adriatico ha voluto accompagnare gioiosamente l’icona della Madonna della Marina, con condizioni a dir poco perfette e la nutrita flotta di pescherecci, mini-yacht e altre imbarcazioni, da pesca e da di porto, sono dirette verso il tratto di mare innanzi alla chiesa grottammarese di San Francesco da Paola (Zona Ascolani, Quartiere Ischia, ndr.) per il momento più toccante: la benedizione del Vescovo Mons. Gestori e il gettar di una corona d’alloro da parte del Sindaco Gaspari in memoria dei caduti del mare.

Subito dopo tali riti, tutti i pescherecci e le imbarcazioni hanno emesso tutta la loro potenza sonora e percorrendo quell’adriatico sanbenedettese caro alle filastrocche in cielo e terra di Gianni Rodari hanno fatto ritorno, assieme all’icona, alla banchina Malfizia, in tempo per seguire la messa delle 21, presieduta dal nostro Vescovo.

Numerose sono state le iniziative civili e religiose che hanno contraddistinto la festa: in primo luogo gli stand gastronomici a cura della cooperativa “San Pietro – NoStrano”, in secondo luogo la fiera, ubicata nelle principali arterie del centro cittadino e in terzo luogo l’esibizione del coro “Riviera delle Palme” presso la Palazzina Azzurra, che si aggiunge all’esibizione della street-band “Gli Sbandati”. Le celebrazioni dedicate alla Madonna della Marina si sono concluse nella serata di domenica 28, da una parte, con la processione che ha riportato l’icona a casa, nella sua Cattedrale e dall’altra, il consueto spettacolo pirotecnico, che testimoniano l’epilogo di una manifestazione solida e rappresentante l’identità di un’intera città e di un’intera Diocesi.

Cosa rappresenta la festa della Madonna della Marina per la comunità cristiana sanbenedettese e per quella Diocesana? Per rispondere a tale quesito abbiamo intervistato il nostro Vescovo, mons. Gervasio Gestori: “La festa della Madonna della Marina è molto sentita dalla comunità Cristiana e civile della città, è un momento alto e bello, perché è un modo per condividere una tradizione, la fede, la cultura marinara e un modo per pregare la Vergine perché protegga i lavoratori del mare, marinai e pescatori, nel ricordo commosso di quanti sono deceduti in mare compiendo il loro dovere. Un momento bello, da difendere e valorizzare attraverso una motivazione di fede non annacquata, una fede forte, per dirci che cosa?
La Madonna c’è, la mamma di Gesù, nostra madre spirituale, ci affidiamo a lei,  perché ci dica cosa fare per essere sempre amici di suo figlio Gesù.

Faccio i miei migliori auguri a tutti i cittadini di San Benedetto e tutti i Diocesani di questa chiesa Locale, grazie”.

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