Egregio Sig. Sindaco,

nella qualità di Presidente del Comitato di quartiere di Porto D’Ascoli Centro, intervengo ancora una volta sulla spinosa vicenda dello stoccaggio della Gas Plus in zona Agraria; progetto che continua il suo iter amministrativo presso il Ministero Competente e di cui siamo assolutamente contrari.

I cittadini non conoscono gli sviluppi della vicenda, negativa per questo territorio che, come più volte detto, risulta essere penalizzante perché a forte vocazione turistica e della quale la città si è espressa, con manifestazioni pubbliche e dibattiti, in maniera fortemente negativa.
In detta missiva voglio ricordarle il giudizio espresso dal tavolo tecnico regionale ove peraltro era presente un rappresentante comunale, sulla fattibilità dell’impianto di stoccaggio che si è concluso con giudizio favorevole.

Orbene, questo parere è di fondamentale importanza ai fini della realizzazione dell’impianto.
A tal proposito si chiede come è stato possibile esprimere un parere favorevole pur in presenza di una relazione fortemente critica espressa dalla Società Terre.it della Università di Camerino ove peraltro si riscontravano errori di ubicazione geografica ovverosia lo scambio della zona Sentina con l’Agraria che, al contrario, risulta essere fortemente antropizzata, con presenza di infrastrutture molte importanti : ferrovia, statale 16, super strada, scuola, autostrada, vicinanza di case, presenza del fiume Tronto con pericolo di esondazione come più volte avvenuto ed un forte tasso di inquinamento ambientale presente?, perché non sono state prese in considerazioni le osservazioni dei Comitati di quartiere, delle vaie associazioni e della commissione Capelli?

Perché non è stato preso in considerazione e predisposto, come prevede la Seveso 2, il piano di evacuazione in caso di incidente rilevante? Perché la Gas Plus ha rifiutato il confronto con i cittadini di questo territorio per portarli a conoscenza delle caratteristiche tecniche dell’impianto e dei pericoli connessi?

Per questi motivi espressi in premessa, le chiedo di porre in essere tutti gli strumenti atti a voler convocare un consiglio comunale straordinario al fine di formulare un atto ufficiale da indirizzare alla Regione Marche che chieda l’immediata riapertura della procedura della Via.

Si chiede infine al Prof Cappelli di convocare la commissione, all’uopo preposta, per conoscere gli sviluppi attuali e futuri di questo pauroso progetto di cui la nostra città non ha assolutamente bisogno e che, se realizzato, provocherebbe solo danni economici, di immagine alla nostra città e alla salute dei cittadini.

Certo di un suo intervento, nell’attesa, mi pregio inviarle distinti saluti

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