Dieci discorsi, di cui uno con saluto, tre omelie, due allocuzioni e poi visite, incontri, liturgie e feste con i giovani: l’imminente viaggio, il primo internazionale, in Brasile per la Gmg di Rio de Janeiro, di Papa Francesco si connota per un programma denso di eventi. In attesa di ascoltare le parole del Pontefice, da una lettura del Messale del viaggio apostolico, in lingua portoghese, è possibile trarre qualche piccola indicazione su questa visita.

La preghiera dei fedeli. “Per la Chiesa, affinché sia sempre più compromessa con la vita del nostro popolo, specialmente i più deboli, i più piccoli e i più poveri”: recita così la prima intenzione della preghiera dei fedeli, tutta in portoghese, che verrà letta nel corso della messa che Papa Francesco celebrerà nel santuario mariano di Aparecida il 24 luglio. Il tema dell’impegno sociale della Chiesa risuona in modo chiaro a ribadire l’opzione preferenziale per i poveri che deve animare, si legge nella terza intenzione, “vescovi, presbiteri e diaconi, religiosi e religiose” chiamati ad essere “sensibili e solidali con le necessità del nostro popolo”. Impegno da quale non sono esclusi “i governanti” e lo stesso “popolo brasiliano”. Di tono più ecclesiale sono le preghiere della celebrazione del 25 luglio, giorno dell’accoglienza di Papa Francesco nella spiaggia di Copacabana. In più lingue i giovani pregheranno per il Papa, per la Gmg, “perché sia per tutti i giovani del mondo un momento di profondo incontro con Cristo” e soprattutto “per coloro che “non conoscono Cristo, che hanno perso la loro fede”. Risuona forte l’invito all’annuncio e alla evangelizzazione sull’onda del tema della Giornata, tratto dal Vangelo di Matteo, “Andate e fate discepoli tutti i popoli!”. Nella messa con i vescovi e con i sacerdoti, i religiosi e i seminaristi nella cattedrale di san Sebastiano, il 27 luglio, le intenzioni di preghiera saranno rivolte ai vescovi, “perché vivano intensamente l’amore verso Cristo e la Chiesa”, ai sacerdoti, “perché uniti nello Spirito Santo siano una comunità di fede ad immagine del Buon Pastore”, per i giovani, “affinché siano il rinnovamento del mondo” e per la società, “perché le sue strutture sociali siano improntate alla luce dei valori cristiani”. Alla messa finale, il 28 luglio, al Campus Fidei di Guaratiba le preghiere parleranno l’arabo, il francese, l’italiano, il giapponese, il polacco, il tedesco, il portoghese. Tutte ricorderanno il Papa e la Chiesa, i Paesi del mondo “perché insegnino alla gente e ai popoli a vivere nella fratellanza”, la Gmg, i giovani “vittime della violenza e della guerra”, i prigionieri, i rifugiati e gli sfollati.

La Via Crucis, la Veglia e la Messa. Si tratta dei tre appuntamenti tra i più attesi dai giovani. La prima si terrà il 26 luglio, nella location della spiaggia di Copacabana. Papa Francesco seguirà le stazioni, si legge nel Messale, da un palco eretto dal Forte di Copacabana ed ascolterà le meditazioni preparate dai giovani di due sacerdoti dehoniani, padre Zezinho e padre Joãzinho, noti per il loro impegno verso le nuove generazioni. Le 14 Stazioni verranno lette da diversi giovani, e avranno a tema i tanti drammi dell’uomo di oggi. Tra i lettori un volontario di una comunità di recupero di tossicodipendenti, una madre che ribadirà l’importanza di lottare per la difesa della vita e contro l’aborto, un giovane sulla via del sacerdozio, una religiosa impegnata verso le prostitute, le famiglie in difficoltà, i migranti, i senza terra, una coppia di fidanzati, un malato, uno studente, un “nativo digitale”, un carcerato, un sordomuto. Alla 14ª stazione si pregherà per cinque Continenti: “per l’Europa dell’Est perché sia segnata dalla pace e dal rispetto della libertà religiosa”, per l’Europa “perché superi l’onda aggressiva del secolarismo”, per l’Africa, “affinché superi la violenza e costruisca una Chiesa come famiglia”, per l’America del Nord “perché sappia riconoscere quelle culture che non provengono dal Vangelo”, per l’America Latina “affinché vinca la violenza e l’ingiustizia”, per l’Asia, “affinché la minoranza cristiana sia presente e feconda anche quando è perseguitata”, per l’Oceania “perché sia impegnata sempre più nell’annuncio del Vangelo”. La Veglia di sabato 27 luglio, a Campus Fidei dove verranno allestite numerose cappelle per l’adorazione eucaristica notturna, prevede nella prima parte, cinque testimonianze di giovani, alternate da momenti artistici. Ogni giovane porterà un mattone, che unito agli altri, formerà una Chiesa. La stessa Chiesa verrà poi smontata da altri giovani che usciranno dal grande palco per varie strade e simbolicamente andranno ad evangelizzare le nazioni, come recita il tema della Gmg. Per quanto riguarda, infine, la messa del 28 luglio, quella del mandato, il messale spiega che la corale è composta dai cantori religiosi di tutto il Brasile, tra i quali anche sacerdoti in prima linea nell’annuncio attraverso il canto. I canti della messa sono stati scelti dopo un concorso nazionale cui hanno partecipato giovani di tutto il Paese. Prima della benedizione finale, Papa Francesco consegnerà a 10 giovani una piccola immagine del Cristo del Corcovado, come segno del mandato missionario.

a cura di Daniele Rocchi

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