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Inaugurata in Palazzina la mostra dedicata a Guelfo Bianchini

SAN BENEDETTO DEL TRONTO– E’ un’esposizione delle opere grafiche di Picasso, Mirò, Chagall, Dalì e altri grandi maestri italiani e internazionali, dall’Impressionismo francese al Surrealismo fino ai giorni nostri, appartenenti alla collezione dell’artista fabrianese Guelfo Bianchini.

Ed è stata inaugurata ieri, sabato 6 luglio, in Palazzina Azzurra alla presenza del presidente della Regione Marche Gian Mario Spacca, del sindaco Giovanni Gaspari, dell’assessore alla cultura Margherita Sorge e della signora Marisa Bianchini, sorella dell’artista, che ha permesso che una piccola parte dell’immensa produzione artistica contenuta in due musei dedicati a Guelfo, uno a Roma e uno a Fabriano, potesse essere esposta a San Benedetto.

Acquerelli, oli, disegni e incisioni donati dai maestri al collezionista fabrianese, vissuto tra Roma, Parigi, Salisburgo e la Provenza dal 1937 al 1997, alcuni dei quali non sono stati mai visionati dalla critica o pubblicati in cataloghi, ritratti di Bianchini realizzati dagli artisti stessi, un autoritratto e una proiezione di alcuni momenti di vita dell’artista sono suddivisi in tre sezioni.

“Ciascuna di esse – ha spiegato la prof.ssa Silvia Cuppini, curatrice della mostra – racconta il livello di confidenza e amicizia che Guelfo ha intrattenuto con artisti suoi contemporanei. Ogni opera presente é un pezzetto dell’anima di Guelfo, del suo gusto artistico che vive in un museo, pensato da Guelfo come luogo di rinnovamento, sempre vivo”.

Oltre agli amicali scambi di opere, testimoniati anche dalle dediche personalizzate di artisti del calibro di De Chirico o Dalì, la collezione è arricchita da piccoli capolavori di grandi pittori con cui Guelfo non ha potuto avere un rapporto diretto per ragioni anagrafiche, ma che in qualche modo hanno influenzato la sua arte. In mostra infatti anche incisioni di Manet, Cezanne e Renoir.

“Per Guelfo – ha aggiunto Marisa Bianchini – il museo era il luogo delle muse, aperto a conoscenza, arte, musica che costituisce un unicum diventando il luogo dove rivivono le emozioni di Guelfo. In questa mostra c’è solo un assaggio della complessità che lui è riuscito ad esprimere in tutta la sua arte”.

Nel saluto il presidente Spacca ha ricordato con affetto Bianchini, con il quale ha detto di aver condiviso molte esperienze di vita sia a Fabriano che a Roma. “Con quest’esposizione – ha dichiarato Spacca – valorizziamo una figura importante della cultura e dell’arte della nostra Regione, una figura straordinaria sotto il profilo della creatività che ha interpretato egregiamente con la sua pittura a olio la corrente del surrealismo”.

“Per la città – ha spiegato il Sindaco Gaspari – è motivo di particolare orgoglio accogliere nella sua sede espositiva più bella, la Palazzina Azzurra, una rassegna di opere di così alto valore. Facciamo il possibile per regalare emozioni a turisti e residenti e ospitare questa mostra nel luogo più suggestivo, siamo certi sarà elemento di attrattiva turistica e di diletto per i sambenedettesi. Il ringraziamento – ha aggiunto Gaspari – va al presidente Spacca, alla signora Bianchini e ai curatori dell’esposizione che l’hanno voluta e pensata e ci permettono di conoscere meglio la figura di un grande artista marchigiano”.

Ricordiamo che la mostra, promossa da Comune di San Benedetto, Regione Marche e Consorzio Turistico “Riviera delle Palme”, curata dalla prof.ssa Silvia Cuppini, allestita dall’architetto Roberto Bua, sarà visitabile gratuitamente tutti i giorni fino al 3 settembre con orario 18 – 24.