REGIONE MARCHE – Una guida per invecchiare in salute, “Imparare la longevità”, e la proposta di un “bollino d’argento” per la verifica della qualità dell’assistenza nelle Residenze Sanitarie Assistenziali (Rsa) italiane.
Italia Longeva, Rete nazionale di ricerca sull’invecchiamento e la longevità attiva – istituita dal Ministero della Salute con la Regione Marche e l’IRCCS INRCA di Ancona, unico IRCCS ad occuparsi di Geriatria in Italia – ha presentato oggi ad Ancona il suo duplice impegno per il 2013. Obiettivo: promuovere l’invecchiamento attivo e in buona salute spiegando come perseguirlo, ma anche suggerire agli italiani gli indicatori per valutare come dovrebbero essere le Rsa di qualità.

Sono oltre dodici milioni, infatti, gli ultrasessantacinquenni italiani, una moltitudine spesso in forma e in buona salute – grazie all’efficienza del nostro Sistema sanitario e all’aumento della durata media della vita –, che con l’avanzare degli anni presentano però condizioni di fragilità, disabilità e comorbilità. La “rivoluzione” della longevità diffusa impatta così su tutti i settori della società, dalla famiglia al Servizio Sanitario Nazionale, che si trova fortemente impegnato nel fronteggiare bisogni e problemi nuovi, legati alle malattie croniche della popolazione che invecchia.

Proprio per andare incontro a queste esigenze, ma anche per far fronte all’emergenza che può sorgere dallo scontro tra l’aumento dei bisogni della popolazione anziana e la crisi economica, Italia Longeva ha proposto oggi a Palazzo Raffaello, sede della Giunta Regionale delle Marche, sia un rimedio preventivo per vivere a lungo – “Imparare la longevità”, la guida all’invecchiamento attivo presentata in conferenza stampa – sia un progetto concreto per diffondere indicatori certificati che valutino la qualità dell’assistenza in Rsa. Il progetto mira ad attribuire un “bollino d’argento” che certifichi la rispondenza ad elevati standard qualitativi, omogenei a livello nazionale.

 

Entrambe le proposte hanno un taglio pragmatico. Il manuale per la longevità offre uno scorcio sulle abitudini di vita dei popoli più longevi al mondo – individuati attraverso le 5 “Aree Blu” con il maggior numero di centenari – filtrate attraverso l’esperienza e le conoscenze di esperti in longevità e restituite in strategie facilmente attuabili nella vita quotidiana; 6 semplici regole di vita quotidiana – alimentazione, stile di vita, avere uno scopo, fede, famiglia, rete sociale – e un importante strumento della medicina correlato alla longevità, la prevenzione.

Il progetto per l’elevazione degli standard di cura offerti dalle Rsa, a sua volta, si fonda sui dati raccolti in numerose regioni italiane e individua precisi indicatori di qualità, per dar vita a un sistema di certificazione del livello di assistenza assicurato da ciascuna struttura. Diversamente da quanto avviene in ospedale, ma anche nelle Rsa di diversi Paesi occidentali, infatti, nel contesto residenziale italiano non esiste alcun meccanismo di controllo dell’appropriatezza e della qualità dell’assistenza erogata. A questa mancanza il “bollino d’argento” aspira a rimediare, con un apposito sistema di monitoraggio tramite schede di valutazione, ma anche attraverso un sito web che consentirà di conoscere in tempo reale la qualità dei servizi forniti in ognuna delle strutture assistenziali presenti in Italia.      

 

Il lavoro di network di Italia Longeva – che si propone di mettere in rapporto tra loro competenze scientifiche sanitarie, sociali, economiche e tecnologiche, per “vivere a lungo, vivere meglio” – rappresenta uno sforzo di sussidiarietà verticale, a partire dal basso, da sempre apprezzato e sostenuto dalla Regione Marche, che è considerata particolarmente virtuosa nella gestione dei problemi della terza età. Il presidente della Regione, Gian Mario Spacca, non solo ha ospitato nella sede della Giunta la conferenza stampa di presentazione delle iniziative 2013 di Italia Longeva, ma ha anche partecipato personalmente all’incontro con la stampa, affiancando il presidente di Italia Longeva, Roberto Bernabei – Direttore del Dipartimento di Geriatria, Neuroscienze e Ortopedia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma – nell’illustrare ai giornalisti l’originalità e l’importanza delle due proposte lanciate.

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