Foto di archivio di una celebrazione nella parrocchia Santissima Annunziata

PORTO D’ASCOLIDon Gianni Croci dopo alcune polemiche apparse sui giornali in cui si metteva in risalto le divergenze con l’amministrazione sulla questione del terreno Merlini prende carta e penna e scrive una lettera aperta.

Don Gianni Croci “Non mi piace la guerra, di nessun tipo! Vorrei dare qualche chiarimento in merito ad articoli apparsi sulla stampa e on-line.
Ho sempre pensato che le responsabilità nella comunità ecclesiale, come in quella civile, richiedano competenza e credibilità. Aver comunicato alla gente di pensare alle dimissioni è dovuto alla presa di coscienza di un mio atto di “ingenuità”.
Da qualche anno la gente sa che la comunità parrocchiale ha in comodato un pezzo di terra ed oggi questo sembra venga messo in dubbio! La gente della Santissima Annunziata non merita un parroco così.
Mio padre, un contadino rude ma dal cuore grande, mi ha sempre insegnato che quello che conta è la parola data. Qualche anno fa abbiamo richiesto, dopo averne parlato con l’Amministrazione comunale, attenta alle esigenze della periferia, la possibilità di utilizzare la terra della Fondazione dell’Asilo Merlini attigua all’oratorio. Si sa che tale fondazione ha come prima finalità quello di sostenere l’infanzia.
Mi sono fidato di chi mi ha sottoposto un contratto di comodato per novantanove anni. Con la gente così abbiamo cominciato a pensare come utilizzarla. Per ora è stata usata dagli scout, dall’oratorio estivo (abbiamo fatto anche un orto con i ragazzi) e si sta pensando a qualcosa che venga incontro alle necessità dei più poveri.
Da tempo, con il Consiglio Pastorale, con la collaborazione di alcuni professionisti del settore, stiamo studiando anche la possibilità, in conformità alle leggi vigenti, di realizzare una qualche struttura, evidentemente non fissa, a servizio dei senzatetto. Cosa che non rientra nella fattispecie di una casa dell’accoglienza, per altro già esistente a Porto d’Ascoli.
Chiedendo informazioni al Comune, qualcuno ha risposto che la Parrocchia della Santissima Annunziata fa progetti, ma non li realizza. E’ vero! C’è da ricostruire anche la vecchia casa canonica, ma andiamo avanti con gli ‘spiccioli della vedova’ ed allora a volte ci permettiamo di sognare e, perché no, di affidarci alla Provvidenza del Signore, in cui crediamo fermamente.
Ultimamente mi sono arrivate voci di una possibile richiesta della terra della Fondazione Merlini, ma non le ho dato credito. Qualche tempo fa mi è stato solo richiesto copia del contratto che ho puntualmente recapitato, ma nessuno della fondazione si mai fatto vivo in Parrocchia.
La cosa che più continua a sconcertarmi è la lettera di un avvocato dove mi si chiede semplicemente di fissare un incontro. Perché questa formalità?
La nostra parrocchia è sempre aperta. Non ha chiuso mai la porta in faccia a nessuno. Ogni volta che mi è stato chiesto un incontro non l’ho mai rifiutato, può essermi capitato di rimandarlo per qualche impegno più urgente.
Vorrei anche chiarire che non mi piace essere strumentalizzato per questioni politiche, dove non mi sono mai avventurato.
A proposito del comodato mi torna in mente quanto diceva mio padre: “in questo mondo chi sbaglia paga”.

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