Davanti all’immagine del bambino nella pancia della madre che si succhia il pollice si fermano in tanti. La fissano, sorridono e chiedono informazioni ai volontari dello stand del Movimento per la vita che rispondono senza indugio: “È uno di noi!”. Negli oltre tre giorni di Convocazione nazionale del Rinnovamento nello Spirito Santo, a Rimini (25-28 aprile) sono state circa duemila le firme raccolte ma il dato è “fortemente parziale” poiché molti aderenti hanno preso i moduli cartacei per raccogliere le firme nei loro gruppi e spedirle al coordinamento italiano della Campagna.

Un’immagine che colpisce. “Vogliamo far sentire la nostra voce. L’Europa non potrà non ascoltare”: in queste parole è racchiuso lo spirito con cui tante persone si sono recate allo stand del Movimento per la Vita, posto nel padiglione della Fiera di Rimini, durante gli oltre tre giorni della Convocazione nazionale del Rinnovamento nello Spirito Santo. Ad accoglierli un grande poster che ritrae un bambino ancora nella pancia della madre, che si succhia il pollice: è una delle immagini della campagna dei cittadini europei denominata “Uno di noi” (www.oneofus.eu) che intende raccogliere almeno un milione di firme per chiedere alla Commissione europea di riconoscere il diritto alla vita del bambino concepito e non ancora nato. Sono molti quelli che si fermano davanti a questa immagine e che chiedono informazioni ai volontari dello stand ma sono tanti anche coloro che già conoscono l’iniziativa e vogliono diffonderla tra amici e conoscenti.

Attaccamento alla vita. “L’embrione merita rispetto e va rispettato” dice Michele F. da Nola, che porta in mano diversi moduli per la raccolta delle firme. Mentre parla le mostra ai volontari dello stand, ma non tutte le firme sono valide. “Quelle che riportano la patente come documento di identità non sono valide e vanno depennate – gli spiega un volontario – la firma è valida solo se riporta passaporto o carta di identità”. Michele prende un nuovo modulo e torna al suo gruppo per riprendere le nuove firme, si rivedrà poco dopo con quelle valide. “Spero si raggiunga il milione di firme e che l’Italia dimostri tutto il suo attaccamento ai valori della vita, troppo spesso messi in discussione da decisioni ideologiche” afferma Giulia, studentessa dalla diocesi di Ivrea, in fila per lasciare la sua firma. “Non sapevo di questa iniziativa – ammette – ma ho trovato nel kit che mi hanno dato al momento dell’iscrizione alla Convocazione una brochure sulla campagna ‘Uno di noi’ ed un modulo per raccogliere firme. Ora firmerò, ma una volta tornata a casa vorrei organizzare con il mio gruppo una raccolta ulteriore, anche attraverso i social network, Twitter, Facebook, Google e Youtube”.

Mobilitazione continua. La mobilitazione del popolo del Rinnovamento per “Uno di noi”, tuttavia, non è nata in questi giorni, si affretta a dire Rita M. del Movimento per la Vita. “Lo scorso novembre, sempre qui a Rimini, in occasione dell’incontro nazionale degli animatori del Rinnovamento nello Spirito Santo, la raccolta ha fruttato oltre 1000 firme, ma sono molte di più quelle che, successivamente, sono state spedite al Comitato italiano della campagna (www.firmaunodinoi.it). “Secondo una prima parziale stima, in questi tre giorni le firme raccolte solo allo stand sono circa 2.000 ma devono rientrare decine e decine di moduli che sono stati consegnati all’inizio della Convocazione”. “Puntiamo ad almeno 10mila firme per un bilancio che possiamo considerare importante – dichiara al Sir Marcella Reni, direttore del Rns – e che conferma la sensibilità del nostro movimento ai temi e ai valori della difesa e del rispetto della vita. La mobilitazione ora continua a casa, nei gruppi, nelle parrocchie, in vista del 12 maggio, giornata stabilita per la raccolta nazionale ma anche dopo”.

L’Europa rifletta. Le firme si potranno, infatti, raccogliere fino al 1 novembre 2013, sia nella versione online che sul modulo cartaceo e possono firmare tutti i cittadini Ue che siano maggiorenni, una sola volta. Al 22 aprile il numero complessivo di firme raccolte per “One of Us” era di circa 250mila. Se si guarda la classifica generale (al 22 aprile), data dalla somma di firme online e cartacee, in testa c’è l’Italia, seconda la Polonia, terza la Spagna, al quarto posto l’Ungheria, al quinto la Francia, seguita dalla Germania . “Il cammino è ancora lungo – dichiara Bruna P. di Roma – ma è necessario persuadere le Istituzioni europee a riflettere sulla dignità della vita e dell’uomo sin dalla sua comparsa nel mondo come embrione. Vogliamo che l’Europa sia sempre luogo dove ogni essere umano sia tutelato in ogni fase della vita. In questo compito ci incoraggia il messaggio di papa Benedetto XVI che, il 20 maggio 2012, in occasione della presentazione italiana di “One of us” voluta dal Movimento per la Vita, ci esortò a difendere la vita umana, secondo gli insegnamenti della Chiesa e ad essere sempre testimoni e costruttori della cultura della vita”.

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