PROVINCIA – La Giunta approva un atto di indirizzo, per destinare le somme raccolte con i contributi esterni e quelle devolute dai gruppi consiliari dell’ente  (13 mila euro destinati al funzionamento dei gruppi), a favore della piena ripresa delle attività del Centro anti violenza “La Fenice”, nel quale, dal gennaio scorso, sono venute a mancare le collaborazioni professionali dei dipendenti della Teramo lavoro, per l’azzeramento dei capitoli di spesa.
Al momento in cassa ci sono 5 mila e 900 euro; a questa somma deve aggiungersi il finanziamento di due mila euro del Bim, che sarà liquidato previa rendicontazione delle spese.
La Giunta ha quindi dato mandato al dirigente del settore sociale e a quello del settore bilancio di predisporre tutti gli atti necessari a ripristirare le attività: attualmente, un funzionario dell’ente garantisce l’apertura e l’accoglienza del centro, ma questo non è sufficiente ad assicurare i delicati e specialistici servizi, che servono alle donne vittime di violenza.
Fino a quando non sarà approvato il bilancio di previsione, non saranno utilizzabili quelle risorse, previste nei capitoli del 2013 (come i 13 mila euro dei gruppi consiliari), mentre potrebbero essere immediatamente spendibili quelli arrivati con i contributi esterni (enti, associazioni e privati) in seguito alla campagna di raccolta fondi.

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