SAN BENEDETTO DEL TRONTO – L’Azione Cattolica Ragazzi per il “Mese della Pace”, uno dei tre momenti più significativi del cammino dell’Azione Cattolica, proponeva ai ragazzi di “accendere i riflettori” su alcune realtà della loro città e del proprio quartiere, perché la pace inizia dalle cose vicino a noi e si realizza nella vita di tutti i giorni.

Spesso questi lavori di ricerca restano nelle aule parrocchiali e difficilmente riescono a concludersi in qualcosa di concreto.
Per questo il primo pensiero degli educatori della Parrocchia San Benedetto Martire davanti al Comitato di quartiere del Paese Alto, invitato a un incontro illustrativo del lavoro svolto, è stato quello di esternare il proprio stupore. «È la prima volta che il Comitato viene ad ascoltare quello che i più piccoli hanno da dire sul proprio quartiere» ha affermato un educatore.

I ragazzi si sono divisi in tre gruppi e hanno affrontato tre aspetti significativi e attuali della loro realtà.

Il primo lavoro riguardava la raccolta differenziata che proprio in questi giorni sta entrando a regime nel quartiere. Il risultato da una parte è deludente. Infatti un ragazzo ha spiegato che “diversa spazzatura stava abbandonata per terra, in punti non adatti alla raccolta e soprattutto tra i rifiuti hanno trovato materiale tossico e nocivo. Sono stati trovati anche rifiuti ingombranti.” La loro conclusione è stata che forse molti non sanno come funziona o che non hanno voglia di impegnarsi per fare bene la raccolta differenziata. L’aspetto positivo è che alle domande del Presidente Guido Cantalamessa su come deve essere fatta la raccolta, se i ragazzi a casa la fanno e se sanno a cosa serve, è emerso che almeno i ragazzi sono perfettamente consapevoli e ben informati su tutto.

Il secondo gruppo ha relazionato, mostrando anche foto fatte da loro, sullo stato dei parchi del quartiere. Sono due: il Parco Saffi e il Parco Manara ed entrambi sono quasi abbandonati e lasciati all’incuria e alla sporcizia. I ragazzi hanno trovato rifiuti organici, siringhe e indumenti intimi. Sono parchi poco frequentati perché sono pericolosi, infatti sono occupati da persone poco raccomandabili. Tra i due, il parco Manara presenta molti più problemi. I ragazzi propongono iniziative che possano rivitalizzare i due parchi e vorrebbero fare una raccolta fondi per poter contribuire a opere di manutenzione e pulizia. Per fortuna c’è la parrocchia dove possono incontrarsi, altrimenti non saprebbero proprio dove andare.

Il terzo gruppo è andato in giro per il quartiere per fare interviste ai passanti, ma hanno scoperto con grande delusione che in giro per il quartiere non hanno incontrato quasi nessuno e l’unico luogo dove trovare gente è il bar. Le persone hanno detto: «Toglieteci tutto, ma non il bar, perché è l’unico luogo dove possiamo incontrarci: qua se non ci fosse il bar non ci sarebbe niente.» Da qui è nata la proposta di fare un centro ricreativo per anziani, ed eventualmente di fare una struttura chiusa in uno dei due parchi, proprio per ospitare le persone anziane che magari potrebbero custodire il parco.

L’incontro si è concluso con i ringraziamenti del Presidente del Comitato di quartiere del Paese Alto Guido Cantalamessa, che ha anche promesso di presentare una lettera scritta al Sindaco di San Benedetto del Tronto con le foto che i ragazzi hanno consegnato al comitato e di pubblicare il loro lavoro sul sito del Comitato. Un’altra promessa è stata quella di fare altri incontri simili, perché la voce dei ragazzi è importante quanto quella degli adulti.

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