Nuovo appuntamento con i Frammenti dalla Biennale – Frammenti di Festival al Cinema Margherita di Cupra Marittima. Giovedì 4 aprile alle 21.15 sarà presentato La scoperta dell’alba di Susanna Nicchiarelli, con Margherita Buy, Susanna Nicchiarelli, Sergio Rubini, Lino Guanciale, Sara Fabiano. Il film è tratto dall’omonimo romanzo diWalter Veltroni.

La scoperta dell’alba: Roma, 1981: il Professor Mario Tessandori viene ucciso con sette colpi di rivoltella da due brigatisti, nel cortile dell’università e sotto gli occhi di tutti. Muore tra le braccia di Lucio Astengo, suo amico e collega. Poche settimane dopo, Lucio Astengo scompare nel nulla.
Nel 2011, Caterina e Barbara Astengo, che avevano sei e dodici anni quando è scomparso il padre, mettono in vendita la casetta al mare della famiglia. In un angolo della casa c’è un vecchio telefono ancora attaccato alla presa. Caterina solleva la cornetta e scopre che dà segnale di libero. Il fenomeno è inspiegabile, la linea è staccata, prova, quasi per gioco, a fare il numero della loro casa di città di trent’anni prima.
Questa volta, dall’altra parte sente squillare: le risponde una voce di bambina. È lei, a dodici anni, una settimana prima della scomparsa del papà. Il destino le ha dato una seconda occasione: se non per salvare il padre, almeno per scoprire la verità. (da www.trovacinema.it)

“Il cinema di Susanna Nicchiarelli, alla sua seconda prova, ribadisce e genera un sentimento di purissima nostalgia, diffuso dentro una storia privata che alla maniera di Cosmonauta diventa una storia di tutti. La Storia di un Paese che la regista romana indaga attraverso i sentimenti e lo sguardo di una, due e tre bambine. La Luciana comunista di Cosmonauta, la Caterina e la Barbara di La scoperta dell’alba sono cittadine di un mondo imperfetto ai cui limiti mai potrebbero rassegnarsi. Perché nessuna accetta una verità costruita apposta per loro. Colte in un momento di immobilità, Caterina e Barbara ricominciano a muoversi nel mondo grazie a una telefonata, che smaschera il passato innescando una reazione. Dopo la perdita del padre, avvenuta trent’anni prima, le sorelle Astengo, straniate e stralunate, hanno scelto l’esilio, la sottrazione, si sono fatte da parte sperando in questo modo di mettere meglio a fuoco la vita. Portatrici di un caos calmo si sono chiamate fuori, negandosi una presenza indotta da un’assenza. Se la Caterina della Buy cataloga e mette in ordine, la Barbara delle Nicchiarelli rimanda e proroga, ancorandosi a un passato e a un ‘grande sogno’ affondato nel e dal terrorismo. Il decesso della madre le aprirà a una pienezza vitale, costringendole a recuperare in cantina (e nel cuore) i loro ricordi infantili, dove le immagini di un padre onesto, felice e sorridente cominciano ad apparire false e costruite. La figura paterna si rivela una mistificazione, la liturgia di una rappresentazione che il genitore cercava di dare di sé. Se per loro è evidentemente impossibile far rivivere chi non c’è più, le ‘telefonate’ alle proprie bambine interiori inchioderanno il padre, solleveranno la madre e riscatteranno le loro esistenze, svelando una verità tutt’altro che esemplare.
La scoperta dell’alba ricostruisce retroattivamente una testimonianza paterna individuando (e riconoscendo) un altro genitore e un altro Paese, che aveva smesso da tempo di credere alla luna e agli allunaggi, piombando nel terrore e frenando l’amore. Amore che riprende a scorrere dopo la rielaborazione e il congedo di un cattivo padre della nazione, di cui era comunque necessario raccogliere le tracce per produrne di nuove. Perché come il cinema della Nicchiarelli, le donne (e gli uomini) sono fatti di ricordi, come la nostra Storia siamo fatti di sogni e di piombo, di immaginazione e di sangue, di un’eredità che è stata trasmessa e che ritorna nella forma delle immagini, della memoria. Mai irrigidito in algide ricostruzioni d’epoca e tenuto sulle voglie vintage, La scoperta dell’alba trova nella sorellanza solidale la consapevolezza di non essere ‘figli unici’. Il progetto di autarchia di Moretti e di fratellanza conflittuale di Luchetti resta idealmente (in)superato nel doppio fondo di una ventiquattrore. ” (Marzia Gandolfi – mymovies.it)

Rassegna organizzata dal Centro Culturale “J. Maritain” di Cupra Marittima, in collaborazione con CGS-ACEC “Sentieri di Cinema” (www.sentieridicinema.it),Comune di Cupra Marittima e Regione Marche.

Frammenti dalla Biennale – Frammenti di Festival sono una rassegna cinematografica che vuole proporre uno sguardo ai film presentati al Festival di Venezia e  nei più importanti festival del mondo.

Ingressi: € 5,00 interi, € 4,00 ridotti e universitari
Ingresso con tessera ANCCI € 4.00
Costo Tessera ANCCI: € 10,00 (valida per l’intera stagione 2012/13)

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