ACQUAVIVA PICENA – Giovedì 21 marzo si è tenuta presso la sala consiliare l’assemblea pubblica dedicata all’avvio del nuovo servizio di raccolta differenziata, il porta a porta spinto, che inizierà a partire dal 15 Aprile quando si incominceranno a levare i cassonetti della spazzatura.

Presenti all’incontro il sindaco Pierpaolo Rosetti, gli assessori Elisabetta Rossi, Cameli Renato, Balletta Luca e il direttore operativo della Picenambiente, Leonardo Collina, che ha illustrato ai cittadini il servizio di porta a porta spinto iniziando dalle ragioni di tale scelta. Se andiamo a leggere i dati riguardanti la quantità annuale di produzione dei rifiuti nella provincia Ascoli Piceno vediamo che ogni anno vengono gestiti 120.000.000 Kg di rifiuti di cui 1.800.000 Kg vengono conferiti dal comune di Acquaviva Picena, l’indifferenziato viene trasportato in quella che è l’attuale sede della discarica della nostra provincia, Relluce, che, come precisato dal dott. Collina, fra circa due anni verrà chiusa perché sarà piena. I problemi connessi alla gestione delle discariche sono diversi a partire dalla questione di trovare, una volta chiusa una discarica, una sede adatta per aprirne un’altra, trovare un comune che accetti di accoglierla nel proprio territorio (chi ne vorrebbe una?), non è solo una questione di sensibilità ambientale ma anche di compromissione del territorio per 200/300 anni; inoltre chi non fa la differenziata non solo pregiudica l’ambiente ma mette mano al portafoglio perché i costi del servizio di conferimento dei rifiuti, per garantire la migliore salvaguardia dell’ambiente, sono coperti dalla TARSU, la tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani che va a pesare sulle tasche dei cittadini. Si rende necessario quindi cercare di ridurre la mole di rifiuti indifferenziati, che vengono smaltiti in discarica, attraverso l’introduzione del porta a porta spinto che porterebbe ad un aumento della parte dei rifiuti destinata al riciclo, in due parole riutilizzo e riduzione.

Il Comune di Acquaviva che sono materie prime seconde, cioè materiali derivati dal recupero e dal riciclaggio dei rifiuti; in questo modo la carta ridiventa carta , il vetro ridiventa vetro e l’umido rientra nel sistema della catena alimentare. Il restante 60% dei rifiuti indifferenziati è stato conferito in discarica ed è su questo 60% di indifferenziata su cui bisogna lavorare per poter, in parole povere, portare meno rifiuti possibili in discarica e guadagnare in salute, tutela ambientale e soldi. Con la raccolta porta a porta spinto l’Amministrazione Comunale vuole mettere il cittadino nella migliore condizione possibile di fare la raccolta differenziata offrendo il massimo servizio che si può offrire e cioè quello di poter depositare direttamente davanti alla porta di casa il sacco celeste, per vetro, plastica, lattine, barattolame, quello giallo, per carta cartone e tetrapak e quello nero, per i rifiuti che non possono ancora essere riciclati, nei giorni e negli orari stabiliti, invece di doverli andare a buttare nei cassonetti; a tal fine saranno eliminati i grandi contenitori per fare in modo che il cittadino segua il sistema di raccolta differenziata. Il porta a porta è un sistema visibile che fa sì che tutti si sentano stimolati a seguire l’esempio di chi segue la differenziata e che permette anche di monitorare l’andamento della raccolta stessa: quando i sacchi vengono conferiti nel bidone questo monitoraggio non avviene, quando i sacchi vengono lasciati davanti casa sono sotto gli occhi di tutti. E’ un sistema che non funziona per chi la differenziata non la fa.

Il sindaco Rosetti ha aggiunto che là dove possibile, con i cassonetti scompariranno anche i luoghi dove nascondere e abbandonare i rifiuti ingombranti come TV, lavatrici, ecc… invece di conferirli come si dovrebbe, e che saremo chiamati ad un comportamento rispettoso nei confronti di tutti; il nostro cattivo comportamento incide sulla collettività, è la collettività che perde è il comune che paga; si cambia anche nelle piccole cose.

Questo incontro riguardava le utenze domestiche mentre per le attività commerciali si vedrà caso per caso per concordare modalità di conferimento a seconda del tipo e della quantità di rifiuto prodotto dall’attività commerciale. Verranno mantenuti i cassonetti per l’umido e forniti i cassonetti per i pannoloni. Per gli ingombrantic’è la possibilità di contattare la ricicleria sita nella zona industriale di Acquaviva per concordare la presa in consegna dell’ingombrante ogni terzo giovedì del mese, oppure ove possibile si potrà conferire direttamente alla ricicleria il sabato mattina e questo vale anche per esempio per le lampadine a risparmio energetico oppure i calcinacci e i rifiuti da demolizione derivati da piccoli lavori fai da te. Per ogni informazione o chiarimento ci si può rivolgere all’Ufficio Ambiente del Comune di Acquaviva Picena per il resto siamo tutti chiamati ad un comportamento responsabile per garantire la salvaguardia dell’ambiente, la continuità ambientale e, visto il periodo di crisi, anche la salvaguardia del portafoglio.

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