Come di consueto nella Giornata dei bambini vittime della violenza, dello sfruttamento e dell’indifferenza, che ricorre la VI Domenica di Pasqua, quest’anno il 5 maggio, una delegazione dell’associazione Meter (www.associazionemeter.org) sarà in Piazza San Pietro. Per l’occasione, spiega al Sir don Fortunato Di Noto, fondatore e presidente di Meter, dal 1989 in prima linea contro lo sfruttamento dei minori, la pedofilia e la pedopornografia online, l’associazione ha inviato anche quest’anno una lettera al Papa, chiedendogli un saluto e un ricordo per “i bambini violati e dimenticati”, e un’altra a tutti i vescovi italiani. Ma per questa XVII Giornata “ci sono due grandi novità”, annuncia il sacerdote. Anzitutto “l’intenzione di preghiera allegata alla missiva dei vescovi e che grazie alla sensibilità della Famiglia dei paolini sarà diffusa, sempre il 5 maggio, attraverso il foglietto ‘La domenica’”. Ad essa si aggiunge “uno spot attualmente in produzione, destinato ai circuiti televisivi e online, cattolici e non”. Tema dell’appuntamento 2013 “La fede senza le opere è morta (Giacomo 2,26). Aiutare i bambini è un atto di fede, non ignoriamoli”.

Papa Francesco e i bambini. Attraverso la Giornata, scrive don Di Noto nella missiva ai presuli, datata 19 marzo, solennità liturgica di San Giuseppe e giorno della messa di inizio del ministero petrino di Papa Francesco, Meter “vuole sollecitare una maggiore attenzione e un intenso impegno da tradursi nella pastorale ordinaria della Chiesa e nelle azioni sociali di vicinanza e di aiuto”. E il primo riferimento è proprio al neo Pontefice. Papa Francesco, osserva don Di Noto, “ha più volte chiesto ai bambini che ha incontrato di pregare per lui e ha confermato che lui prega per i bambini. I bambini pregano per il Papa e il Papa prega per tutti i bambini”. Un “pressante invito” che “abbiamo da subito fatto nostro e che consolida, nella comunione, l’impegno di Meter e la Giornata dei bambini vittime”. Per il sacerdote, il pensiero e la posizione di Papa Francesco “nei riguardi dei poveri e dello sfruttamento dei deboli sono chiarissimi e danno maggiore slancio a chi è impegnato contro questa cultura di sfruttamento e negazione dell’innocenza”.

Preghiera, azione, carità operosa. Illustrando il tema della Giornata 2013, don Di Noto rammenta che sono “preghiera, azione e carità operosa” a caratterizzare la settimana di celebrazioni che a partire dal 25 aprile si svolgeranno in tutta Italia e anche all’estero (l’anno scorso in Australia, Madagascar, Nigeria, Paraguay e Somalia) per concludersi domenica 5 maggio. “Siamo consapevoli – si legge ancora nella lettera ai vescovi – che la povertà condanna sempre più le fasce vulnerabili e che in molti casi favorisce gli abusi sui minori, rendendoli vittime ulteriori di ‘corruttori e sfruttatori’ della loro innocenza. Una povertà che non è solo privazione materiale, ma anche e soprattutto, in una società ricca e opulenta, privazione di affetti, di legami che incidono profondamente nella crescita sana ed equilibrata dei bambini”. Ecco perché, dichiara al Sir, “aiutarli è un atto di fede, è un restituire loro la speranza, e proprio questa seconda parte del tema della Giornata è il titolo dello spot, una risposta ‘audace’ a tanti attacchi ingiusti subiti dalla Chiesa”. Protagonista una bimba in fuga da un pericolo che “trova rifugio in chiesa dove una figura femminile l’accoglie, a simboleggiare che la chiesa è madre”, prosegue il sacerdote illustrando lo spot di cui sono in corso le riprese in una chiesa di Catania.

Il colpo d’ala di Benedetto XVI. Don Di Noto sostiene di confidare nella preghiera e nel sostegno dei vescovi italiani, ricordando che l’anno scorso oltre 40 hanno espresso sostegno all’iniziativa, nonché nel coinvolgimento delle comunità diocesane (parrocchie e uffici pastorali). Ed ecco l’intenzione inserita nel “foglietto” della messa del 5 maggio: “Perché la Chiesa e la società possano essere preparate a curare i bambini che hanno subito abusi in modo che possano sentire l’amore di Dio e le loro ferite possano essere guarite”. Il fondatore di Meter vuole rivolgere un pensiero di profonda gratitudine anche a Benedetto XVI, “un Papa straordinario” che “ha fatto tanto per Meter, e ha impresso un colpo d’ala, sofferto ma liberante, alla lotta contro la pedofilia nel clero indicando una nuova pastorale di prossimità e vicinanza ai piccoli, ai deboli e ai vulnerabili”. Sono certo, conclude, che “su questo la Chiesa non tornerà indietro”. A conclusione il sacerdote richiama i principali dati del Report Meter 2012 diffuso un mese fa, in particolare l’allarme “deep web”, nuova frontiera della pedopornografia online, rete parallela e “sommersa” cui si accede scaricando un apposito programma e alla quale anche la Polizia postale ha difficoltà ad arrivare. Al suo interno Meter ha monitorato e segnalato oltre 56mila siti. Più in generale, i casi seguiti dall’associazione sono stati 61 rispetto ai 28 dello scorso anno; 839 la consulenze telefoniche. Nell’attività di prevenzione, nella quale sono state coinvolte anche 13 diocesi, sono state incontrate 18.600 persone tra cui 8190 studenti.

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